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Da paradiso a purgatorio fiscalePortare i soldi in Svizzera costerà di più

Entro Natale un accordo fra Berna e Roma sulla tassazione dei capitali italiani. L'aliquota elvetica sarà vicina a quella italiana. Ma l'anonimato resterà
di Ignazio Stagno domenica 25 novembre 2012

2' di lettura

Tassare i capitali in entrata con un aliquota vicina a quelli del paese di provenienza. La Svizzera ora deve rispettare i patti. L'Italia chiede una regolamentazione della tassazione sui capitali in uscita che vengono depositati in Svizzera. "Siamo fiduciosi di trovare un accordo entro il 21 dicembre". Lo ha detto l'ambasciatore Oscar Knapp, responsabile Divisione Mercati della segreteria di stato per le questioni finanziarie internazionali, parlando delle trattative in corso tra Italia e Svizzera sull'accordo fiscale. "I lavori procedono bene e siamo fiduciosi di trovare un accordo entro la fine dell'autunno, entro il 21 dicembre" riferisce Knapp dal ministero delle Finanze svizzero. L'intesa dovrà poi essere sottoposta ai governi e ai parlamenti per la ratifica. Gli incontri a livello tecnico si sono intensificati a partire dall'estate e hanno cadenza quindicinale e in alcuni casi addirittura settimanale. L'accordo che si sta studiando tra Svizzera e Italia segue il modello di quelli già raggiunti tra il governo di Berna e la Germania, l'Austria e l'Inghilterra. Secondo questi accordi i capitali in Svizzera vengono tassati con un'aliquota vicino a quella dei paesi di provenienza ma i clienti mantengono l'anonimato. Oltre ai paesi europei con i quali la Svizzera ha già raggiunto un accordo fiscale, l'Italia e la Grecia con le quali le trattative sono in corso, ci sono "altri contatti formali con paesi Ue e non Ue sempre in materia fiscale", ha aggiunto Knapp. Inoltre l'accordo con l'Italia segue quello già siglato con Germania, Gran Bretagna e Austria in base ai quali i capitali detenuti nelle banche svizzere da clienti tedeschi, britannici e austriaci, vengono tassati e l’imposta viene versata dalle autorità svizzere alle rispettive autorità fiscali tedesche, britanniche e austriache. Questa mossa farebeb rientrare in Italia 20-30 miliardi dalle frontiere svizzere. Una sorta di scudo fiscale. Insomma forse la Svizzera finirà di essere un paradiso fiscale per gli italiani. Sarà declassata a purgatorio bancario. 

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