Matera, 16 mag. - (Adnkronos) - "Se si agisce sempre con la leva fiscale per risolvere i problemi dei conti pubblici, si rischia di uccidere il tessuto imprenditoriale e quel che di produttivo resiste con questa crisi". Lo afferma all'Adnkronos il segretario della Confcommercio Basilicata, Leonardo Ventrella, commentando il prossimo impatto dell'Imu sulle imprese. "Ricadra' ovviamente su tutte le attivita' d'impresa, artigianali e commerciali - aggiunge Ventrella - ed in questo momento e' un balzello che difficilmente verra' sopportato". A livello regionale la rete di associazioni di categoria. "Pensiamo Basilicata" terra' iniziative unitarie sui temi della crisi e della crescita. Intanto a Matera, proprio sull'Imu, una delegazione di Confcommercio, Confapi, Confesercenti, Confindustria, Cna e Confartigianato ha incontrato l'assessore al Bilancio, Rocco Rivelli, per un esame delle ripercussioni che l'imposta municipale unica sugli immobili portera' al tessuto produttivo della citta' segnalando la necessita' di non aumentare la pressione fiscale soprattutto in un territorio come la Basilicata e Matera dove il sistema imprenditoriale per restare sui mercati deve fare piu' fatica rispetto ad altre zone del Paese. "Per il caso specifico di Matera - aggiunge Ventrella - abbiamo segnalato il caso degli alberghi che saranno soggetti ad una Imu del 7,6 per mille come tutte le attivita' produttive. Il Comune ha ribadito che per diminuirla bisogna incrementare l'aliquota sulla prima casa (4 per mille) e il tema non e' per niente in considerazione. A prescindere dall'Imu, in generale, resta il problema - sottolinea Ventrella - di assistere ad attivita' imprenditoriali che chiudono e di tante aziende, soprattutto familiari, che stanno resistendo. Per questo non c'e' piu' spazio per ricorrere alla leva fiscale per risolvere i conti, bisogna ridurre gli sprechi perche' ci sono tante uscite inutili accanto a quelle utili".
