Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "La legge di stabilita' non delinea interventi chiari e decisi ne' sulla competitivita' ne' sulla crescita. La riduzione delle imposte, infatti, sono quasi interamente coperte da aumenti di altre imposte e hanno un impatto comunque molto modesto sulla crescita". E' il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, ad esprimere cosi' davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, il giudizio degli industriali sulla legge di stabilita'. "La riduzione delle aliquote Irpef al netto degli interventi sulle detrazioni e deduzioni e' di 4,8 miliardi a regime, 2,2 nel 2013", calcola ancora viale dell'Astronomia che annota come l'intervento "si distribuisca su un amplissimo numero di osggetti con effetti unitari modesti anche sul lavoro dipendente, senza ridurre la parte di costo del lavoro del cuneo fiscale". E' su questo, al contrario, che avrebbe dovuto concentrare la sua attenzione il governo. "Agendo sulla detrazione per lavoro dipendente e sull'Irap gli effetti positivi sulla riduzione del cuneo sarebbe ben piu' evidenti e rappresenterebbero una precisa scelta di rotta", sottolinea ancora.