Imprese: Federico Grom e Guido Martinetti, il successo va servito freddo

domenica 18 novembre 2012
Imprese: Federico Grom e Guido Martinetti, il successo va servito freddo
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Roma, 18 nov. (Adnkronos/Labitalia) - E' agosto del 2002. A Torino, nel parcheggio dell'azienda Tesco, in corso Tassoni, si danno appuntamento due amici, Guido e Federico. Guido, enologo, e' reduce da un tour tra i vigneti di Angelo Gaja e porta all'amico una copia de 'La Stampa' dove Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, lamenta l'exploit di presunti artigiani del gelato che in realta' fanno solo miscele di prodotti industriali preconfezionati. Insomma, dice Petrini, il buon gelato di una volta non c'e' piu'. Per Guido e Federico, giovanissimi, inizia un'avventura straordinaria, con in testa un'idea precisa: produrre il gelato piu' buono del mondo. Si mettono a fare business plan (Federico e' manager), cercano credito e aprono un piccolo negozietto di 25 mq a Torino. Soprattutto, imparano con umilta' l'arte del gelatiere, scelgono solo il meglio delle materie prime, bandiscono gli additivi e conservanti. Un ritorno alla tradizione vera per ricreare il gelato 'buono come quello di una volta'. Da allora, molta strada e' stata fatta e oggi Federico Grom (37 anni) e Guido Martinetti (39), ideatori e titolari del marchio Grom, hanno un'azienda agricola di 15 ettari, 58 punti vendita in Italia e nel mondo, con sedi a Malibu, New York, Osaka, Parigi e Tokyo. Per loro lavorano oltre 600 persone. Per Bompiani Overlook esce ora 'Grom-Storia di un'amicizia, qualche gelato e molti fiori' (293 pagg., 17,50 euro) in cui i due imprenditori raccontano con prosa fresca e gustosa, come il loro gelato, la loro bella storia che ha sconfitto un pezzo della crisi. (segue)