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Btp già al 4%, l'alta finanza ammazza l'Italia su "ordine" della Lagarde: tsunami finanziario, tutta la verità

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L'annuncio della Bce del rialzo dei tassi a partire da luglio (il ritocco sarà di 25 punti a luglio e se l'inflazione resterà elevata di 50 punti a settembre) e della fine del “quantitative easing” dopo il mese di giugno, ha visto i mercati reagire con cali vistosi delle borse e l'aumento dello spread - la differenza di rendimento tra i BTp e i bund tedeschi a 10 anni -. Ieri, per il terzo giorno, le Borse europee sono crollate e lo spread è salito oltre i 240 punti (livelli che si avvicinano a quelli registrati nel marzo 2020) con il rendimento dei BTp a +4%, valore che non toccava da fine 2013. In questo scenario le tensioni si scaricano sull'Italia. 

 

 

Possibile che Mario Draghi non abbia nulla da dire? In attesa di un segnale da Palazzo Chigi ha parlato il suo consigliere Francesco Giavazzi. Come puntualizza Carlo Di Foggia sul Fatto Quotidiano, dopo aver elogiato con editoriali sul Corsera il mito dell'austerità espansiva, l'economista bocconiano ha bocciato la strategia Bce per contenere l'inflazione: lo spread e l'aumento dei tassi d'interesse "ridurranno tra qualche mese la domanda privata quindi Francoforte promette di alzare i tassi per rispondere all'inflazione con uno strumento sbagliato. Noi non abbiamo una inflazione da domanda come negli Usa, ma abbiamo una inflazione legata al prezzo del gas". Secondo il braccio destro di Draghi, per colmare il colpo che il rialzo dei tassi infliggerà ai consumi non resta che "il Pnrr". Insomma, niente interventi in deficit.  La scossa dei mercati, però, nasce soprattutto dalla decisione di non rivelare l'esistenza di uno strumento per calmierare gli spread se le cose dovessero sfuggire di mano. "Gli strumenti attuali sono insufficienti per sostenere i mercati periferici", hanno spiegato gli analisti di Algebris, "la Bce dovrà quindi ampliare i propri strumenti per difendere gli spread. È probabile che i mercati sfidino Francoforte nel breve termine e che gli spread della periferia si muovano rapidamente".

 

 

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