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Bancomat, il "no" che vale una multa: le spiegazioni delle Fiamme Gialle

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Scattano i controlli della Guardia di Finanza su esercenti e commercianti per i Pos. Come è noto dal 30 giugno è scattato l'obbligo per i commercianti di offrire la possibilità ai clienti di pagare con carte o bancomat. Adesso una circolare delle Fiamme Gialle spiga bene quali saranno le modalità dei controlli e delle verifiche. Innanzitutto va chiarito un punto fondamentale: la sanzione, come riporta ilSole24 Ore, scatta solo se il consumatore si vede negare il pagamento elettronico dal commerciante, dall’esercente o dal professionista. Quindi se uno degli operatori economici appena citati non ha il Pos ma un cliente non gli chiede espressamente di poter pagare con carta o bancomat non sussistono le condizioni per l’applicazione delle sanzioni.

 

 

 

Un altro aspetto, non secondario, è che "l’indicazione dei mezzi di pagamento elettronici la cui accettazione dà luogo all’applicazione della sanzione deve ritenersi tassativa". In questo caso, dando per scontato il diritto del consumatore di scegliere come saldare il conto, "il cedente o il prestatore è sanzionabile quando non accetti pagamenti effettuati con carte di debito, di credito e prepagate e non anche con altri strumenti alternativi al contante".

 

 

 

Poi c'è anche chi si salva dalle sanzioni se si verificano "comprovati problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi per l’accettazione dei pagamenti elettronici". In questo caso non scattano sanzioni o multe. Infine, va ricordato che le Fiamme gialle d'ora in poi guideranno una cabian di regia con le Entrate che servirà a monitorare tutte le frodi sui bonus edilizi. 

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