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Mediaset, l'ultima preda di Pier Silvio Berlusconi: sul piatto 1 miliardo

Attilio Barbieri
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Lo shopping di Mediaset è appena all'inizio. L'offerta congiunta con il patron di Iliad, Xavier Niel, per l'emittente francese M6 potrebbe essere soltanto l'aperitivo di una campagna acquisti pronta a snodarsi in tutta Europa. A confermare le voci rimbalzate in queste ultime settimane è stato il direttore finanziario di Mfe, Marco Giordani, nel corso della conferenza telefonica sui risultati semestrali del Biscione.

«Valuteremo tutte le opportunità per portare avanti la nostra strategiadi crescita in Europa», ha spiegato rispondendo a una domanda, senza però aggiungere nulla, nello specifico, sulle notizie di stampa relative all'offerta presentata per il gruppo televisivo francese M6. «Siamo sempre più convinti della nostra strategia, saremo su tutti i dossier che ci consentono di crescere, non solo in Italia e in Spagna, ma anche al di fuori. È un nostro dovere».

POTENZA DI FUOCO
Sempre rispondendo a un quesito posto da un analista finanziario su quale sia la «potenza di fuoco» della holding tv dei Berlusconi per le acquisizioni, Giordani è stato esplicito: «Siamo solidi in termini di debito e come scadenze delle nostre facility finanziarie: i nostri covenant ci permettono circa un miliardo di euro».

Sull'offerta non vincolante presentata in cordata con il magnate di Iliad, finalizzata a rilevare il 48% del canale francese M6 di proprietà della media company tedesca Bertelsmann, Giordani è stato avaro di particolari, limitandosi a puntualizzare che «al momento l'opzione in carta o azioni è esclusa». Dopo aver messo al riparo la holding da possibili scalate ostili e aver delistato la controllata spagnola, l'ultima cosa a cui pensano i Berlusconi è la diluizione della quota di controllo in Mediaset.

Le operazioni del risiko per costituire il polo europeo della tv commerciale in grado di competere con i big del digitale, passano obbligatoriamente per la Germania, dove Mfe è già il primo azionista di Prosiebensat con il 26% del capitale. Non a caso il Biscione ha aperto la scorsa settimana una propria sede a Monaco di Baviera, affidandone la guida alla tedesca Katharina Behrends, ex manager di vertice della Nbc Universal Network, con competenze esclusive sull'area europea di lingua tedesca, Germania, Austria, Svizzera.

LE TORRI ITALIANE
Giordani ha parlato anche della possibile fusione fra Ei Towers e Rai Way. «Dopo la formazione del governo speriamo che le cose possano riprendere». Sul fronte societario, nel primo semestre, i ricavi netti consolidati di Mfe registrano un lieve ma significativo aumento a 1.388,5 milioni di euro rispetto ai 1.387,2 milioni del primo semestre 2021. In Italia, i ricavi sono saliti a 974,6 milioni di euro dai 963,7 milioni dello stesso periodo 2021 con una crescita dell'1,1%, in controtendenza rispetto al calo del 2,8% registrato dal mercato, con i ricavi lordi «capaci di assorbire l'urto della crisi». Anche se, per ammissione dello stesso Giordani, «il nostro scenario base» per la raccolta pubblicitaria sull'intero 2022 in Italia è «negativo di un paio di punti» percentuali. Tiepida la reazione della Borsa a queste notizie. Dopo un rimbalzo in area 3,303 euro, i titoli Mfe A hanno chiuso in calo del 3,25%, mentre le azioni Mfe B hanno ceduto il 3,56%.

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