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Reddito di cittadinanza, è ufficiale: ecco chi perde l'assegno

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Il reddito di cittadinanza cambia radicalmente e si avvia verso la totale abolizione dall'1 gennaio del 2024. È questo in sostanza il punto centrale della manovra varata dal Consiglio dei Ministri ieri sera. A gennaio del 2024 il reddito diventerà "Reddito di sussistenza" per i poveri e verrà affondato direttamente ai Comuni. Il tutto seguendo i piani mostrati in campagna elettorale da Fratelli d'Italia. Il prossimo anno dunque sarà un periodo di transizione che porterà poi all'abolizione del sussidio così come è conosciuto oggi. Il reddito intanto verrà ridotto da subito dalle attuali 18 mensilità rinnovabili a 7-8 mesi.

 

Ma questa riduzione riguarderà quei 660mila occupabili che possono lavorare e che non hanno nel loro nucleo familiare disabili, minori oppure persone over 60 a carico. Tutto ciò porterà a un risparmio per le casse dello Stato di 734 milioni nel 2023. E queste risorse finiranno per finanziare il Reddito di cittadinanza rivisitato come voluto dal governo. Per chi rientra tra gli occupabili dovrà affrontare un periodo di sei mesi di formazione o di riqualificazione professionale per un inserimento immediato nel mercato del lavoro. E qui scatta la mannaia: il reddito decade se non ci si presenta ai corsi di formazione o se non si accetta l'offerta di lavoro. Insomma arriva una stretta importante che cambierà radicalmente il reddito grillino e soprattutto darà un freno alle truffe di tutti questi anni. 

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