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Sul gas abbiamo vinto la sfida con Putin. Ma nessuno festeggia

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Sandro Iacometti
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 Niente titoli sui giornali. E neanche notiziole in breve. Eppure, solo 12 mesi eravamo terrorizzati dall’avvicinarsi dell’autunno. Si parlava di razionamento, di rischi blackout, di interruzione delle forniture. Insomma, la prospettiva di passare l’inverno al freddo non era proprio l’ultimo dei pensieri. Era ieri, ma sembra un’era geologica fa. Al punto che sta passando quasi in sordina quello che, tutto sommato, è un bel successo del Vecchio Continente nella sfida con Putin sul terreno che sembrava più insidioso, quello dello sicurezza energetica. Ebbene, quest’anno le riserve sono quasi piene, e l'inverno europeo può già da adesso essere considerato al sicuro. Con largo anticipo rispetto alla scadenza fissata dalle istituzioni comunitarie al 1° novembre, infatti, il livello medio di riempimento degli stoccaggi di gas dell'Unione Europea ha già raggiunto l’obiettivo del 90%, con soli sei Paesi membri che si trovano ancora sotto quota.

Ci sono oltre due mesi di tempo per tutti i Ventisette per raggiungere il target minimo fissato dal piano RePowerEu e per Bruxelles ora è il momento della soddisfazione. «Lo stoccaggio di gas dell’Ue ha raggiunto il 90% ben prima del previsto, questo ci aiuterà a essere sicuri quest'inverno», ha esultato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Un’esultanza che ora non fa notizia, ma che invece è il segno di una battaglia vinta. «Insieme», ha proseguito, « ci stiamo liberando dal gas russo e continuiamo a lavorare in parallelo su forniture energetiche più diversificate per il futuro». Secondo l’ultimo aggiornamento del portale Gie Agsi (Aggregated Gas Storage Inventory) del 16 agosto la media degli stoccaggi di gas dei Ventisette, come riporta l’agenzia Gea, ha raggiunto il 90,12% – per la prima volta dal 6 dicembre dello scorso anno – in anticipo di 75 giorni rispetto alla data stabilita dal Regolamento sugli stoccaggi di gas.

 

 

 

Anche l’Italia è tra i Paesi virtuosi, avendo già da giorni raggiunto la soglia stabilita da Bruxelles: il 13 agosto è stata la data che ha marcato il superamento di quota 90%. «Riempire le nostre capacità di stoccaggio di gas prima dell'inverno ci aiuta a prepararci a eventuali ulteriori interruzioni e tagli delle forniture di gas. L'Europa è già pronta per il prossimo inverno», ha precisato la Commissione Europea, spiegando l'importanza di aver già raggiunto il target stabilito per il 2023. Mai, comunque, abbassare la guardia. «Il mercato energetico dell'Ue si trova in una posizione molto più stabile rispetto a quella in cui si trovava nel 2022», ha messo in chiaro la commissaria europea per l'Energia, Kadri Sim son, avvertendo però che "nelle ultime settimane abbiamo visto che il mercato rimane sensibile». Insomma, bene festeggiare. Ma con gli occhi bene aperti.

 

 

 

 

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