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Fisco, rivoluzione-cartelle: stralcio dopo 5 anni e rate più lunghe, tutte le novità

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Fisco, arriva la rivoluzione sulle cartelle. Si allungano infatti i tempi dei piani di rateazione del pagamento dei debiti con il fisco, fino ad un massimo di 120 rate. Lo prevede la bozza dello schema di decreto legislativo sul riordino del sistema nazionale della riscossione atteso oggi in Cdm. Su richiesta del contribuente che dichiara di versare in temporanea situazione di "obiettiva difficoltà", si legge nel testo, l’Agenzia delle entrate-riscossione concede la "ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, di importo inferiore o pari a 120.000 euro", fino a un massimo di: 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026; 96 rate per quelle presentate nel 2027 e 2028; 108 rate per le pratiche a decorrere dal 1 gennaio 2029. Per le somme di importo superiore a 120.000 euro, invece, sono previste "fino ad un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta". Poi c'è un altro punto importante nel testo. E riguarda le scadenze. 

Le quote affidate all’Agenzia delle entrate-riscossione, "a decorrere dal 1 gennaio 2025 e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento" vengono "automaticamente discaricate" secondo quanto stabilito con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

 

 

In ogni caso l’Agenzia delle entrate-riscossione "può trasmettere in qualsiasi momento all’ente titolare del credito, telematicamente e con le modalità stabilite via decreto" la comunicazione di "discarico anticipato delle quote che le sono state affidate dal 1 gennaio 2025". Quote per le quali la stessa ha rilevato: "la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale; l’assenza di beni del debitore suscettibili di poter essere aggrediti".

 

 

 

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