I conti delle big tech potrebbero consolidare il rialzo di Wall Street

Wall Street si è ringalluzzita dai risultati che sta ottenendo Trump. In arrivo una serie di dati economici importanti, inclusi i risultati aziendali di molti big
di Bruno Villoismercoledì 14 maggio 2025
I conti delle big tech potrebbero consolidare il rialzo di Wall Street
2' di lettura

Wall Street si è ringalluzzita dai risultati che sta ottenendo Trump. In arrivo una serie di dati economici importanti, inclusi i risultati aziendali di molti big, tra i quali spiccano quelli del gigante del retail Walmart, che capitalizza quasi 800 miliardi di dollari, i cui conti, oltre a stabilire la sua salute finanziaria, dovrebbero far luce sulle tendenze della spesa dei consumatori e sull’impatto delle tariffe all’importazione. Nelle prossime settimane toccherà ai giganti dei microprocessori, Nvidia e Broadcom, forti di capitalizzazioni la prima di oltre tremila miliardi di dollari, la seconda di un miliardo, i quali funzioneranno da termometro sulla salute dell’intelligenza artificiale, minacciata dai concorrenti cinesi e dal rischio dazi.

Per molti investitori sarà il momento di verificare come sono andate le scommesse sui titoli che hanno in portafoglio. Parleranno i risultati, anche se resta da capire come finirà la giostra dei dazi tra gli Usa e il resto del mondo. In questo scenario in cui comunque continua a dominare l’incertezza, gli strateghi delle maggiori banche d’affari vedono una stabilizzazione delle prospettive il cui impatto sui titoli azionari statunitensi è diminuito, lasciando i mercati alla ricerca di un nuovo catalizzatore per guidare ulteriori guadagni. I futures evidenziano come la de-escalation della guerra commerciale possa servire come prossimo catalizzatore, mentre gli impatti secondari delle perturbazioni politiche continueranno a contare per il mercato azionario. A stabilire l’orientamento futuro dei mercati finanziari statunitensi e di riflesso su quelli dell’intero globo, saranno i risultati del secondo trimestre, attesi a luglio, e soprattutto quelli del successivo in uscita ad ottobre, quando la partita dei dazi e i loro effetti sull’economia reale e le valute dovrebbero essersi definitivamente chiariti. Il tutto condito dalla politica monetaria della Fed e in quali tempi e modi essa intenda dare corso ad una discesa del tasso di sconto. Ad oggi col mercato ribassista accantonato a favore del mercato rialzista, si rafforzato prospettive positive per gli Stati Uniti, con un clima di fiducia rafforzato e un rischio stagflazione in fase discendente. Il sentiment è notevolmente migliorato dopo che gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo per ridurre i dazi sui reciproci beni, seppure per ora solo per un periodo iniziale di 90 giorni, che stabilisce una tregua nella disputa commerciale e migliora l’intonazione dei mercati globali.

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