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Borsa, l’abisso non c’è stato: ora si può incassare

Panino e listino: dopo una settimana da neuro, niente crollo. Su cosa investire
di Buddy Fox domenica 29 giugno 2025

3' di lettura

«Una vita spesa a compiere errori non solo è più onorevole, ma molto più utile di una vita consumata a non far niente», per noi investitori quelle di George Bernard Shaw sono parole di conforto e consolazione, perché questi sono i momenti in cui sui mercati si fa collezione di errori in serie, quelli che per il grande scrittore sono sintomo di crescita personale, per i trader sono fonte di perdite in portafoglio.

Mercati da neuro, che non è l'abbreviazione di nessun euro, ma da rischio manicomio. La settimana è cominciata con la paura del crollo, già da domenica sera circolavano le previsioni su quanto potesse essere la perdita del giorno dopo, e invece con grande stupore di tutti l'unica cosa a crollare lunedì è stato il petrolio, proprio l'asset su cui molti erano lunghi. Dopo una timida partenza al rialzo, a fine giornata il barile è rotolato a -6%, un ribasso che per le correlazioni vigenti ha riportato a galla le borse. Siamo passati dal rischio Guerra Mondiale del weekend scorso, alla pace commerciale di ieri, tutto in una settimana. Dopo il -11% dell'oro nero in due soli giorni, mercoledì il pericolo Iran era già stato archiviato, ora sui monitor degli operatori lampeggiano gli aggiornamenti sul tema dazi: nuovi accordi con la Cina, possibile slittamento delle scadenze sull'Europa, e Scott Bessent che annuncia 18 intese entro l'inizio di settembre. Ci sarà anche il Giappone? Intanto le borse festeggiano.

Vi ricordate dove eravamo a aprile quando l'intera comunità credeva al peggio? Borse in iniziale caduta, sembrava un viaggio verso gli abissi senza ritorno, mentre noi di Libero qui scrivevamo «le Borse crollano ecco come far i soldi», quel crollo è durato una manciata di seduta, poi è cominciata la rimonta, un crescendo rossiniano che ci ha riportato in poche settimane di nuovo sui massimi.

Per il Nasdaq100 sono nuovi record, ma sono record diversi dal passato, perché questa volta le Magnifiche 7 non sono più le protagoniste assolute. O almeno non tutte. Ieri sui nuovi record di Nvidia, CNBC ha messo in moto il contatore dei "dominatori dell'universo", una gara di capitalizzazione in quest'ordine: prima Nvidia con 3 mld e 800 milioni di dollari, seconda Microsoft con 3 miliardi e 600 e terza Apple con 3 miliardi tondi.

E il resto? Secondo i ricercatori di Vanda Research è il "parco buoi" il motore dell'euforia, in questo momento sta comprando di tutto, specie i titoli con il maggiore scoperto, senza badare alle valutazioni e ai rischi generali. Una situazione già vista nell'estate 2022, un'euforia a cui è seguito un crollo dell'S&P del 17%. Se Shaw ce lo permette siamo anche stanchi di sbagliare, e per evitare gli errori è arrivato il momento di smettere di comprare e di realizzare.

EURO/DOLLARO: 2005, 20 anni fa il Dollaro cominciava un grande recupero, da 1,35 a 1,17. Fu solo una finestra, era l'era di debolezza del Dollaro, ma fu una debolezza controllata. Oggi sembra diverso, ed è questo che potrebbe fare la differenza sui mercati, il mancato controllo.
 

Paninoelistino@gmail.com.

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