Sconto sulla Tari del 25%: le regole e chi potrà pagare meno

giovedì 14 agosto 2025
Sconto sulla Tari del 25%: le regole e chi potrà pagare meno

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Nel 2026 torna il bonus sociale rifiuti, che prevede una riduzione del 25% sulla Tari per circa 4 milioni di famiglie italiane con Isee basso, senza necessità di presentare domande. Introdotto nel 2019, il bonus si applica automaticamente tramite i dati Isee trasmessi dall’Inps, con soglie di accesso fino a 9.530 euro per nuclei familiari standard e 20.000 euro per famiglie numerose con almeno 4 figli. L’obiettivo è alleggerire le spese fisse in un contesto di tariffe crescenti, integrandosi con i bonus luce, gas e acqua.

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Il bonus, calcolato sull’importo lordo della Tari (al netto di Iva e conguagli), non richiede moduli: basta presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per ottenere l’Isee entro i limiti previsti. Il sistema, conforme al Gdpr e approvato dal Garante per la privacy, sarà operativo nei primi mesi del 2026, riferito alla Tari 2025. L’Arera supervisiona il processo, mentre l’Anci monitora l’applicazione, valutando l’impatto economico e sociale.Il risparmio medio varia in base alle tariffe locali: circa 50 euro per Tari di 200 euro, fino a 100-150 euro in comuni con tariffe più alte (400-600 euro). Il bonus, cumulabile con altre agevolazioni, sarà applicato entro il 30 giugno 2026, sulla prima rata utile o spalmato sulle successive. Questo meccanismo mira a sostenere famiglie fragili, migliorando l’efficienza del sistema rifiuti.

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