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Dolcetto o scherzetto per i titoli di Borsa?

Ognissanti contro Halloween, il giorno del derby della sacralità visto da un punto di vista... finanziario
di Buddy Fox domenica 2 novembre 2025

2' di lettura

Ognissanti contro Halloween, il giorno del derby della sacralità è arrivato, una partita che oggi è molto accesa, un confronto scontro tra tradizionalisti e innovatori, fra nostalgici e realisti, in un campionato eterno che in quest’era vede avvantaggiate le passioni celtiche o forse sarebbe più corretto dire consumistiche. Il 31 ottobre, 1 e 2 novembre sono giornate in cui si dovrebbero osservare il silenzio e la riflessione, ma ultimamente sta emergendo il chiasso e la festa, un atteggiamento che si trasmette dal sacro al profano, perché anche sui mercati questo è territorio di sfida tra tradizionalisti e innovatori, fortunatamente qui si rema tutti nella stessa direzione e cioè quella di chiudere il capitolo più difficile per aprire le pagine della gioia che nel linguaggio degli investitori si traduce in guadagno.

Le differenze sono sui nomi, per i tradizionalisti questi sono i giorni della “liquidazione dei morti” per gli innovatori è l’“Halloween Indicator”, agenti di Borsa e bitcoiner si dividono sui nomi, ma concordano sul significato, questi sono i giorni dei minimi di Borsa, da qui si deve solo comprare in vista del rally di Natale, di fine anno o di Santa Claus. Sarà così anche quest’anno?

Ottobre il mese dei mostri per la Borsa, dove si spesso si rischia di sperimentare e di vivere gli incubi più spaventosi, si chiude con una settimana ricca di eventi, dagli accordi asiatici di Trump, ai record di Tokyo e di tutta la tecnologia, di Open AI che dice addio al modello non profit, delle trimestrali di Amazon, Apple, Meta e Microsoft, fino al tanto atteso incontro tra Trump e Xi che si conclude con pochi risultati concreti e molte, promesse scritte sulla sabbia. Ma l’evento più eclatante accade martedì 28 ben prima dei giorni della questua, quando Jensen Huang si scatena e confeziona una serie di importanti contratti: accordo col dipartimento dell’energia Usa, 1 mld per Nokia, 7 supercomputer per il governo Usa, nuova partnership su AI con Samsung e Hyundai, collaborazione con Joby e infine l’alleanza con Palantir sempre sull’AI. Jensen Huang sembra Ian Rush alla Juve quando incontrava il Pescara, segnava da ogni posizione, e siccome in questo periodo si tende a esagerare a tutto questo ha aggiunto la stima di 500 mld di dollari di ricavi nei prossimi 6 trimestri. A questo punto viene spontaneo chiedersi, e se per quest’anno la stagionalità fosse contraria, e cioè che l'“Halloween Indicator” invece di un minimo segnasse un massimo di mercato? Sarebbe un bello scherzetto per Huang.

ARGENTO: molto interessanti gli ultimi sviluppi sull’argento in India, preferirei però rivedere i prezzi sotto 45$, sarebbe l’ennesima grande occasione.

NIKKEI: mese strepitoso, fuori dalla stagionalità. Venerdì l’indice ha chiuso su NATH, e se questi fossero i max del 2025?

NVIDIA: prima Intel, poi Nokia e infine Joby, a Jensen Huang sembrano piacere tutte le mie preferite, ma questo non mi cambia l’umore, per me martedì Nvidia potrebbe aver fatto il top. Da qui, short.

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