La sberla dei mercati è un avviso a Renzi: ecco dove casca l'asino
Più che una legge di Stabilità, quella presentata mercoledì dal presidente del Consiglio appare una legge di instabilità. Le mirabolanti promesse di riduzione delle tasse e le rassicurazioni di rispetto dei parametri imposti dall'Europa, invece di tranquillizzare i mercati e gli investitori internazionali, hanno provocato una tempesta sui titoli del debito pubblico, facendo pericolosamente oscillare lo spread, che ieri è salito fino a raggiungere quota 200 punti. Certo, siamo ancora lontani dalla zona rossa che nel passato mise a dura prova i conti dell'Italia e pur tuttavia quello di ieri è da considerarsi un avvertimento. Una specie di avviso ai naviganti che lascia intravedere che cosa ci aspetta se il governo non invertirà rapidamente la rotta. In questi mesi in molti si sono bevuti le frottole di Matteo Renzi, ma da ora in poi è più difficile che ciò accada. Se prima gli osservatori era disposti a concedere fiducia al premier, ora cominciano a manifestare sfiducia, rendendosi conto del divario esistente tra ciò che viene annunciato e ciò che viene realizzato. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro