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La Guidi si dimette? Paga solo chi è fuori dal Giglio Magico

Maurizio Belpietro
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Concordare le leggi con il proprio fidanzato invece che con il Parlamento non è un bel modo di esercitare il ruolo di ministro, soprattutto se quelle leggi favoriscono una società che è nel cuore del compagno del ministro. Dunque, se le cose stanno come emerge dalle carte della Procura di Potenza, Federica Guidi, responsabile dello Sviluppo economico nel governo Renzi, non aveva altre alternative che dimettersi. Brigare per far inserire al Senato un emendamento che la Camera ha cancellato e a cui è molto interessato il fidanzato mostra una commistione di interessi pubblici e privati che ha poco a che fare con il ruolo di chi deve occuparsi della crescita del Paese. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro

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