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Sottomissione, velo e divorzio. Cosa pensano davvero gli islamici

Eliana Giusto
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Un sondaggio sulle donne musulmane condotto da Pew Center in 39 Paesi mostra che nella maggioranza degli islamici ritiene che la donna deve obbedire al marito. In 20 dei 23 Paesi nei quali è stato chiesto, riporta il Giorno, almeno la metà degli intervistati ha risposto di sì, con percentuali altissime in Sudest asiatico, Sud Asia, Medio Oriente e Nordafrica. Il maggior numero di sì è in Malesia (96%), seguita da Afghanistan (94), Tunisia e Indonesia (93), Marocco e Iraq (92). L'Egitto è all'85%, il Libano al 74%. Meglio va in Europa. A eccezione dei russi (sì al 69%), i Paesi dell'Est sono sotto il 50 per cento: la Bosnia è al 45, l'Albania al 40% e il Kosovo al 34. Alla domanda: devono essere le donne a scegliere se mettere il velo? Prevalgono largamente i sì in Europa (in Bosnia siamo al 92% in Kosovo al 91%, in Albania all'85%, in Russia al 65%) ma anche in Asia centrale (la Turchia è al 90%). In Nordafrica a fronte di un 89% di sì in Tunisia e 85% in Marocco, abbiamo il 53% nei Territori Palestinesi e il 46% in Egitto. Sul divorzio in 13 dei 22 Paesi nei quali è stata posta la domanda almeno la metà dei musulmani intervistati ha detto che una donna ha diritto di divorziare (Bosnia 94%, Albania 84%, Russia 60%, Turchia 85%). Spaccato il Medio Oriente/Nordafrica. A fronte di un 81% di favorevoli in Tunisia e 73% in Marocco, in Egitto e Giordania siamo al 22% e in Iraq al 14%.  Sui diritti di successione, solo in 12 Paesi su 23 la risposta della maggioranza è che devono essere uguali per figli maschi e femmine (Turchia 88%, Indonesia 76, Pakistan 53, Libano 35, Afghanistan 30%, Egitto 26, Iraq 22, Marocco e Tunisia 15%).

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