L'appello della band del Bataclan: salviamoci con le pistole
Clamorosa svolta degli Eagleas of Death Metal, la band che suonava al Bataclan durante le stragi dei terroristi islamici a Parigi: "Voglio che tutti abbiano accesso alle armi, ho visto morire gente che forse avrebbe potuto vivere", ha detto il cantante Jesse Hughes in una intervista alla televisione francese iTélé. La rock band californiana si stava esibendo davanti a 1.500 persone la notte del 13 novembre, quando tre attentatori entrarono nel locale e uccisero 90 persone fra cui l'italiana Valeria Solesin. "Penso che tutti prima o poi debbano avere un'arma: questa è l'unica cosa su cui ho cambiato idea", ha detto, spiegando che vietare l'uso di pistole e fucili non ha nulla a che fare con il terrorismo. "La politica francese di controllo delle armi è riuscita a salvare anche una sola f... persona al Bataclan? Se c'è qualcuno che può dire di sì, mi piacerebbe sentirlo, perché io non la penso così". Quella notte, ha continuato il cantante che orami è sulla stessa linea di Donald Trump, "le pistole potevano rendere le persone uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva un'arma, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere". Gli Eagles of Death Metal suoneranno questa stasera a Parigi, nella sala Olympia, intorno alla quale sarà allestito un perimetro di sicurezza con poliziotti e soldati armati. Sono stati invitati tutti gli spettatori che erano presenti al Bataclan e che sono sopravvissuti e un gruppo di psicologi sono stati messi a loro disposizione. "Non posso permettere che i cattivi l'abbiano vinta. Devo finire quel concerto, per me è una grandissima responsabilità", ha detto Jesse Hugues: "Voglio vedere tutti sorridere. Ho davvero bisogno di vedere tutti con il sorriso".