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Emmanuel Macron, le vergognose parole sull'ondata di suicidi che travolge la Francia

Davide Locano
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Le Monde l'ha chiamata «l'ecatombe silenziosa», quella che non fa i grandi titoli dei giornali parigini, se non quando si avvicina il Salone dell' agricoltura, la grande fiera della Francia rurale. L' ecatombe è quella dei contadini francesi, uomini e donne soffocati dalla burocrazia, dai debiti, dalle banche e dalla grande distribuzione, azzoppati dalla concorrenza sleale che viene dall'altra parte del mondo, dimenticati da Parigi e disprezzati dalle élite, uomini e donne che si tolgono la vita perché non ce la fanno più. Ogni due giorni, in Francia, un agricoltore si suicida, secondo le ultime cifre ufficiali, e dal 2016 il numero di persone che ha deciso di farla finita si è moltiplicato per tre. Leggi anche: Macron, l'ultimo sfregio a Conte «Come le loro bestie, i contadini muoiono in silenzio. I suicidi che si sono verificati alla Poste (le poste nazionali, ndr) o a Orange (ex France Télécom, ndr) fanno più rumore mediatico perché sono gruppi famosi. Ai contadini, invece, non si interessa nessuno», ha dichiarato al Figaro il giornalista Éric de la Chesnais, autore dell' inchiesta "Agriculteurs, les raisons d' un désespoir". Ieri, a Parigi, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha inaugurato il 56° Salone dell' agricoltura, il termometro della ruralità che permette a ogni inquilino dell' Eliseo di tastare il polso della campagna (Jacques Chirac diceva che un vero presidente doveva saper parlare con i principi e gli intellettuali ma anche essere abile a «palpare il sedere delle mucche»). E se è vero che è andata un po' meglio dell' anno scorso, quando fu accolto da una valanga di fischi, oltre che da un uovo in testa, è vero anche che non è stato risparmiato da critiche veementi, in particolare verso la nuova Loi Agricolture et Alimentation. «Non ignoro nulla delle vostre difficoltà quotidiane», ha dichiarato Macron davanti a una platea di giovani agricoltori, che mugugnavano quando ha lanciato un appello a «reinventare» la PAC, la Politica agricola comune. SOVRANITA' ALIMENTARE «Come voi sono un patriota dell'agricoltura. Credo nella forza dei nostri territori. Ma questa forza non sarebbe la stessa senza la nostra Europa», ha detto il capo dello Stato, ergendosi a difensore di una «sovranità alimentare europea». «L' Europa agricola oggi è minacciata dall' esterno», ha aggiunto Macron, puntando il dito contro Russia, Cina e Stati Uniti. Durante la sua deambulazione tra mucche, capre e pecore salite a Parigi dalla Francia profonda, Macron ha incrociato anche qualche gilet giallo, prontamente allontanato dagli uomini di sicurezza, e alcuni visitatori che intonavano «démission». Anche Éric Drouet, esponente dell' ala oltranzista dei gilet, ha provato ad avvicinarsi al presidente francese, prima di raggiungere il corteo dei manifestanti nella zona ovest di Parigi, per l' Atto XV della mobilitazione. Il Salone resterà aperto nove giorni e sarà visitato da circa 700mila persone, tra politici, sindacalisti, imprenditori e rappresentanti di categoria. Per molti osservatori, però, vengono sempre nascosti i dossier che scottano, come appunto il tasso elevato di suicidi nel mondo contadino. «In che professione si sarebbe sopportabile il suicidio di un lavoratore ogni due giorni? In che professione sarebbe accettabile un salario così basso? Il disprezzo sociale che sentono gli agricoltori è reale, e il movimento dei gilet gialli non è nato dal nulla. È nato dall' arroganza delle metropoli e di Parigi», afferma la giornalista Isabelle Saporta, autrice del libro "Du courage!", nel quale attacca la vigliaccheria dei politici francesi dinanzi alla morte dei contadini. E ancora: «Si glorificano i contadini durante il Salone dell' agricoltura per poi dimenticarsi di loro per tutto il resto dell'anno» EROI DIMENTICATI Questo mondo abbandonato, dove il tasso di suicidio è del 20-30% superiore rispetto al resto della popolazione, è il protagonista dell' ultimo romanzo di Michel Houellebecq, "Sérotonine". Un mondo che anche Patrick Maurin, consigliere locale del comune di Marmande, nel sud ovest della Francia, sta cercando di raccontare, attraverso un sito, patrickmaurin47.fr, dove raccoglie le testimonianze dei contadini francesi, eroi dimenticati. di Mauro Zanon

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