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Colonia, il dossier sugli abusi: "Una giungla, erano quasi tutti siriani. Potevano esserci dei morti"

di Sara Gurnari domenica 10 gennaio 2016

3' di lettura

Una situazione incontrollabile ed immagini mai viste quelle della notte di San Silvestro, a Colonia, dove decine di donne sono state aggredite. Da un rapporto della polizia è emerso che "ci sarebbero potuti essere anche dei morti".  Nel dossier compilato da un alto funzionario il 4 gennaio, pubblicato in esclusiva da Blid, si legge che per alcune ore il piazzale della stazione di Colonia è diventato un territorio fuori dal controllo dello Stato: "Un caos vergognoso come non ho mai visto in 29 anni di carriera". Si descrivono fra l'altro gli attacchi con bottiglie molotov e oggetti contundenti contro la polizia, da parte di persone di origine straniera. E poi, l'impossibilità di riconoscere gli aggressori delle violenze denunciate da donne in lacrime a fatti ormai avvenuti. "Le donne, accompagnate o meno, sono rimaste in balia di uomini ubriachi. Ma le parole non possono descrivere adeguatamente la situazione", si legge nel dossier. Numerosi poliziotti hanno riportato l'estrema difficoltà di soccorrere chi ne aveva bisogno perché "bloccati" da gruppi di uomini con atteggiamento minaccioso. "Una giungla", scrive il funzionario. Si legge, ad esempio, che un uomo ha detto: "Sono siriano, dovete trattarmi bene, mi ha invitato Frau Merkel". Un altro straniero, dopo aver stracciato il permesso di soggiorno "con un ghigno", viene citato dalla polizia così: "Non puoi farmi niente, ne prendo un altro domani". Sulla questione della nazionalità degli aggressori, una parte della stampa tedesca sta cominciando a riportare la maggioranza degli uomini controllati dalla polizia quella notte - almeno un centinaio secondo il quotidiano di centro-destra tedesco Die Welt, che cita fonti anonime della polizia - era richiedente asilo o comunque stranieri arrivati in Germania da poco tempo, principalmente siriani ma anche una minoranza di nordafricani. "Volevano divertirsi sessualmente" a scapito delle vittime, riporta ancora il Die Welt. Un dettaglio, per nulla secondario dal punto di vista politico, rafforzato dalle dichiarazioni di agenti anonimi al tabloid Express. Die Welt dà voce a funzionari di polizia che contraddicono la versione ufficiale: non è vero, affermano ai cronisti, che la maggioranza degli uomini coinvolti volesse semplicemente derubare o scippare le donne, per poi molestare sessualmente. È accaduto invece il contrario e lo scopo era la molestia sessuale: "Gli autori di reati sessuali sono stati arabi, gruppi di uomini che circondavano donne", hanno dichiarato gli agenti. Intanto sono 121 le denunce di aggressione, mentre il bilancio dei sospettati sale a 16. Lo ha detto la polizia della città renana. I principali sospettati non sono ancora stati identificati per nome, ma sarebbero chiaramente riconoscibili attraverso immagini video. Due terzi delle denunce riguardano anche molestie sessuali, in due casi si tratta di stupro. Per vittime e testimoni oculari gli aggressori erano per lo più di origine nordafricana e araba ma per il momento non è chiaro se tra essi ci fossero richiedenti asilo. Anche ad Amburgo sono state sporte 70 denunce da donne che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali durante la notte di San Silvestro. In 23 casi le vittime delle aggressioni hanno riferito di essere state anche derubate, e sono due le denunce per lesioni corporali. "Quello che è accaduto nella notte di San Silvestro è assolutamente inaccettabile" ha detto Angela Merkel. "Si tratta di fatti ripugnanti e criminali, che la Germania non accetterà", ha aggiunto. Lo Stato, secondo la cancelliera, ha il dovere di reagire con la risposta giusta, agendo se necessario "sul piano dimodifiche giuridiche o sul fronte della presenza della polizia". Angela Merkel non esclude la possibilità di espulsioni più veloci per gli stranieri che compiono reati. Lo ha detto nella conferenza stampa dopo l'incontro con il primo ministro rumeno Dacian Ciolos, commentando i fatti di Colonia. Per la cancelliera è necessario trarre estese conseguenze da quanto accaduto: ad esempio valutare se finora sia stato fatto abbastanza per le espulsioni di stranieri macchiatisi di reati. "Bisogna dare segnali chiari", ha concluso.

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