Nuova grane per Mitterand
testimoniò per gli stupratori
Dopo una settimana di fuoco, che lo ha visto protagonistadi una faccenda personale, ora il “caso Mitterrand” travolge come una slavina tuttoil governo francese e non più soltanto lui, responsabile della Cultura.Frederic Mitterrand, dopo le accuse di apologia di pedofilia e turismosessuale, si trova adesso nel mirino dell'opinione pubblica per avertestimoniato a favore di due presunti stupratori. La nuova bomba, a carico delnipote del defunto presidente Francois Mitterrand è esplosa a tarda sera,quando sono rimbalzate a Parigi le copie di una lettera pubblicata da unquotidiano dell'isola francese de La Reunion, nell'Oceano indiano. Neldocumento, che reca l'intestazione di Villa Medici (sede romana dell'Accademiadi Francia di cui Mitterrand è stato direttore fino a giugno) il futuroministro garantiva la sua “testimonianza per la moralità” a favore di dueuomini giudicati in appello per uno stupro di gruppo su una ragazza di 16 anni.I due uomini – uno sarebbe una sorta di ‘figlioccio'adottato da Mitterrand – insieme con uncomplice erano stati condannati in primo grado a pene fra gli 8 e i 15 anni dicarcere. Non solo: lo stesso Mitterrand viene di nuovo citato come “testimonedi moralità” a discarico degli imputati nell'appello che è previsto allaReunion a fine mese. L'onda dell'emozione per il caso del romanzo 'La mauvaisevie' in cui Mitterrand scriveva di “ragazzi thailandesi” con cui avrebbe avutorapporti e di turismo sessuale, aveva appena smesso di montare. Marine Le Pen,la figlia del leader di estrema destra (Fronte nazionale, Fn) Jean-Marie LePen, sua principale accusatrice, aveva confessato di aver letto in pubblicopassi del suo romanzo aggiungendo la parola “giovani” davanti a “ragazzi”, dandol'idea che Mitterrand parlasse di “ragazzini”. Poi giovedì, il ministro, indiretta al telegiornale, aveva dato una spiegazione piuttosto convincente edemozionata, tanto da lasciar pensare che l'argomento fosse chiuso. Ora, invece,la piaga si è riaperta: “una nuova campagna di calunnia insensata è stataorchestrata”, ha tuonato il ministro dopo che, al termine di un evento aBordeaux, è uscito in strada tra i fischi di qualche decina di persone, che glihanno gridato “giù le mani dai nostri figli” e “Mitterrand dimettiti”. Controdi me, ha protestato, c'è “un immondo accanimento”, un”'ignominia”. Sul caso inparticolare, ha promesso che ricorrerà in tribunale contro questi “tentativiripetuti e sistematici che sconfinano in accanimento e caccia all'uomo”. Poi haaggiunto di denunciare “con il massimo vigore” lo stupro che i due de LaReunion avrebbero commesso e di non aver “mai manifestato né giustificazione nécomprensione” in merito. La sua lettera, si è limitato a spiegare, non eraaltro che un gesto di “compassione” e di “solidarietà” per una famiglia “modesta”e in grande difficoltà, i cui due figli “avevano fatto un'enorme bestialità”.L'uomo di cui è padrino dice di averlo visto «due o tre volte nella vita» e cheè il figlio di una sua ex truccatrice. La vicenda è rilanciata, la Le Pen si ènuovamente scatenata accusando stavolta Mitterrand di “falsa testimonianza” edi pressioni su un giudice al quale ha mandato una lettera con intestazioneufficiale (di Villa Medici). I socialisti, proprio dopo che Martine Aubry,segretario, aveva dichiarato chiusa la vicenda del romanzo, sono di nuovospaccati nel giudizio sul ministro. E il centrista Francois Bayrou, inun'intervista a Le Monde prima ancora di quest'ultima polemica, si è chiesto setutto il polverone alzato non renda la funzione di ministro della Cultura ”piùproblematica” per Mitterrand.