Le esplosioni che hanno raso al suolo il porto di Beirut, capitale del Libano, sono state immortalare da centinaia di video amatoriali, girati dalle più svariate posizioni. Uno dei più inquietanti viene dal mare, dove alcune persone erano a debita distanza e sono riusciti a cogliere il momento in cui il fungo 'atomico' si è mostrato in tutta la sua terribile e devastante potenza. Un tale potenza da non avere eguali nemmeno durante la guerra civile durata quindici anni, dal 1975 al 1990. Ancora da chiarire cause e dinamiche, anche se si parla insistentemente di "materiali molto pericolosi" che erano custoditi al porto. Non si esclude la pista che conduce ad un attentato, ma intanto c'è da fare la conta di morti e feriti: sono oltre 50 le vittime ufficializzate, ma tante persone sono rimaste sotto le macerie e ciò non fa presagire nulla di buono. Mentre i feriti hanno già superato quota 3000: gli ospedali sono tutti pieni, al punto che si dà precedenza ai casi più gravi, rimandando a casa chi pure è insanguinato ma non ha riportato traumi gravi.