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Dubai proibita, le modelle italiane e il giro di prostituzione: "Con gli sceicchi per 15mila euro a notte"

di Giulia Sorrentino martedì 12 gennaio 2021

2' di lettura

In base ad attendibili testimonianze l’amore vero difficilmente si trova a Dubai, perché pare che ci sia un tasso di prostituzione elevatissimo, nonostante la prostituzione sia un reato che li viene punito con almeno quattro anni di reclusione, fenomeno che riguarda soprattutto ragazze che arrivano dall’Italia e dall’est Europa con quell’obiettivo perché sanno che di lavoro ne trovano molto. Dati choccanti, perché sembra che il cachet di ciascuna possa arrivare anche a 15mila euro a sera quando si trova l’uomo giusto che ne voglia scegliere più di una con le quali festeggiare una serata in compagnia. Che la solitudine fosse il male del secolo si sapeva, ma non pensavamo fino a questo punto. E se vi dicessimo che che la paga media di un tassista o muratore è di circa duecento euro mensili? La classe media è un’utopia e le ragazze a pagamento pare che siano parte dell’alta società, date le cifre che riescono a raggiungere. Inizialmente si può cadere in fallo, pensare che ci si trovi difronte ad una ragazza qualunque, perché l’approccio ovviamente è quello dei più classici, ma mentre si sorseggia un drink arriva secca la frase "sono duemila dirham l’ora" (circa duecento euro) con una nonchalance ed un sorriso disarmanti. Questa la paga media, l’ora, che consente loro di avere il tenore di vita che poi sciorinano su Instagram, con calici di Champagne e una macchina di lusso affittata (in cash, perché non è controllato il denaro contante, bensì ben accetto) giusto il tempo di uno scatto che le rende agli occhi dei followers modelli da seguire.

Ragazze ben vestite, talvolta con orologi al polso da centomila euro che vanno e vengono dal bancone del bar di lusso, che passano dalla camera 33 a quella 36 in una sola serata, e ciò quando il lavoro è poco. Locali in cui la percentuale di uomini si aggira intorno al 30% mentre le donne sono appunto circa il 70%. Ma questa è la Dubai che a noi non è concesso vedere, perché sono severissimi verso chi risiede lì e rivela i segreti del sottobosco degli Emirati, tanto che non consentono il giornalismo d’inchiesta, impedendo l’utilizzo di telecamere per riprendere fatti rilevanti di cronaca e non solo. Quindi diciamolo chiaramente, non è tutto oro quel che luccica, soprattutto se è consentita una prostituzione a livelli così elevati, una prostituzione non legalizzata, condannata ardentemente nei palazzi, ma adulata nei salotti in cui il velo si dissolve diventando perizoma.

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