Nel nome della Sharia?
Afghanistan, la governatrice sparita nel nulla. Talebani, un terrificante sospetto: che fine le hanno fatto fare
Dopo essere entrati a Kabul e aver preso il controllo dell’intero Afghanistan, i talebani hanno fatto alcune promesse verbali sul rispetto dei diritti umani e in particolare delle donne. Promesse su cui c’è grande scetticismo, data la storia passata, e infatti le donne che fino alla scorsa settimana erano al potere adesso temono seriamente per la loro vita.
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È il caso di Zarifa Ghafari, che con i suoi 27 anni è la sindaca più giovane dell’Afghanistan: al New York Times ha fatto sapere di essere “qui seduta in attesa che arrivino” i talebani. “Sono distrutta - ha dichiarato - non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire”. Non si hanno invece notizie da giorni di Salima Mazari, la 41enne che era al comando del distretto di Charkint.
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Descritta come una donna forte, aveva sotto il suo controllo 30mila persone: il suo tempo lo passava in ufficio, ma anche sul campo, dove organizzava e gestiva le operazioni militari. Si vocifera che sia stata catturata dai talebani, essendo un profilo di donna inconcepibile per il nuovo Emirato Islamico: nata in Iran, è di etnia hazara, gruppo inviso sia ai talebani che all’Isis. La sua famiglia si era rifugiata in Afghanistan dall’invasione sovietica: Mazara si era poi laureata a Tehran e aveva deciso di tornare in Afghanistan, dove adesso potrebbe essere finita nelle mani nemiche.