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Afghanistan, "precettate anche le compagnie aeree civili". Pentagono, la situazione precipita

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La situazione in Afghanistan sta degenerando e l’evacuazione dei cittadini statunitensi (e non solo) si sta rivelando fallimentare. Lo dimostra anche l’ultima decisione presa dal Pentagono, il Dipartimento della difesa americano. Nelle ultime ore, infatti, ha annunciato l'avvio di un programma di emergenza che obbliga le compagnie aeree civili a mettere a disposizione del governo alcuni dei loro velivoli, così da aiutare le operazioni di evacuazione a Kabul.

Gli aerei coinvolti – come riporta Tgcom24 - saranno una ventina. Secondo un portavoce della Difesa Usa, inoltre, gli aerei saranno sì a loro disposizione ma non viaggeranno direttamente da e per Kabul. Nello specifico, serviranno solo a prelevare coloro che sono già in Paesi terzi. Che la situazione all’aeroporto di Kabul stia precipitando sempre di più, tra l'altro, lo dimostrano anche i dati sui decessi.

Tra la folla che ogni giorno continua a premere verso gli imbarchi per lasciare il Paese, si sono registrati ben 20 morti in soli sette giorni. E non è tutto. Molti nella calca finiscono anche per perdersi e scomparire nel caos. Si tratta soprattutto dei più piccoli. Nel frattempo, i talebani hanno accusato proprio gli Stati Uniti del disordine all’aeroporto: “Loro sono i responsabili del caos a Kabul”. "L'America, con tutta la sua potenza e le sue strutture non è riuscita a portare ordine all'aeroporto. C'è pace e calma in tutto il Paese, il caos solo all'aeroporto di Kabul", ha detto Amir Khan Mutaqi, un funzionario degli "studenti coranici".

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