Crisi ucraina

Russia, l'incrociatore di Putin davanti alla Calabria: sfida agli Usa, il terrore della guerra sul nostro territorio

La crisi in Ucraina tocca anche l'Italia. Lo si capisce semplicemente osservando quello che sta succedendo nel mar Ionio di fronte alla Calabria: ben due navi, una americana e una russa, navigano in quelle acque. La prima - come riporta Repubblica - è la portaerei “Truman”, con i suoi jet F-18 Hornet pronti a decollare verso il confine orientale della Nato; l'altro invece è l’incrociatore “Maresciallo Ustinov”, una delle più grandi imbarcazioni della flotta russa. 

La portaerei statunitense è una vera e propria arma che gli americani sono liberi di impugnare in Europa. Vista la presenza degli americani, i russi hanno voluto rispondere con la loro unità da combattimento, munita di sedici missili chiamati non a caso “killer di portaerei”. L'incrociatore è partito sabato all’alba per raggiungere nel più breve tempo possibile la “Truman”. Ieri, domenica 20 febbraio, ce l'ha fatta: è arrivato nello Ionio. Da quel momento è scattata subito una certa preoccupazione per le difese della Nato. Tant'è che da Sigonella sono partiti i ricognitori Boeing E-8 Poseidon dell’Us Navy, con l'obiettivo di tenere sotto controllo quella zona di mare.

Ma non è tutto. L'Italia rischia di finire coinvolta in questo scontro anche nelle prossime ore, visto che a breve la Nato inizierà un’esercitazione anti-sommergibili in una zona immediatamente più a sud del nostro Paese. Saranno impiegate ben undici navi e quattro sottomarini. La situazione, comunque, è preoccupante in tutto il Mediterraneo. Ieri, per esempio, i caccia della portaerei francese "Charles De Gaulle" sono intervenuti per tenere lontani alcuni bombardieri russi, che erano in navigazione non lontano da Cipro.