La telefonata
Ucraina, l'intercettazione dei servizi segreti: "Questo figlio di p...". Cosa succede davvero al fronte
I servizi segreti ucraini hanno intercettato i russi nelle loro conversazioni sul fronte. E di fatto dalle frasi che i militari russi pronunciano al fronte si capisce benissimo che probabilmente le truppe di Mosca non sono così compatte e affiatate per raggiungere l'obiettivo voluto dallo zar.
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E così emergono dalle intercettazioni alcuni trucchi che i soldati russi avrebbero messo in atto per evitare i combattere. In questi casi il condizionale è d'obbligo, dato che si tratta di fonti di una delle due parti interessate nel conflitto. Un militare russo dice a un altro: "I soldati stanno gettando sabbia nel sistema di carburazione. Il tutto per non andare all'attacco".
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Poi arriva la risposta di un soldato, intercettato sempre dai servizi. "Non seguo ordini stupidi, semplicemente mi rifiuto...". Poi l'attacco ai superiori diventa più duro: "Lui, figlio di p... mi ha mandato ai carri armati, figlio di p... Ho fatto una c... e basta", afferma il soldato russo. E a quanto pare, questa pratica al fronte non sarebbe punita. Secondo le informazioni in possesso della Sbu, i servizi segreti ucraini, i militari russi non verrebbero punti per diserzione. Mosse come questa lasciano intendere che la guerra di fatto è molto più cruenta di quanto si pensi. I militari, uomini come tutti, temono di perdere la vita in battaglia. E di fatto cercano alcuni trucchi per evitare di combattere. La guerra sporca è fatta anche di gesti come questi. La diserzione fa parte del conflitto e di ogni guerra che si è combattuta.