La reazione di Pechino

Xi Jinping: "Adesso basta...", la frase che può scatenare la guerra nel Pacifico

La Cina "sfida i valori, gli interessi e la sicurezza della Nato"? La reazione di Pechino è di stizza e rabbia: "La Nato dovrebbe smetterla di tracciare linee ideologiche, di fomentare il confronto politico. Dovrebbe abbandonare la mentalità da Guerra Fredda e smetterla di farsi dei nemici. Alcuni Stati membri continuano a inviare aerei e navi da guerra per effettuare esercitazioni militari nelle acque vicine alla Cina, creando tensioni. L'Alleanza atlantica ha cercato di avanzare in nuove aree e ha chiesto a gran voce un confronto tra blocchi. Il mondo deve essere vigile e respingere con fermezza questo atteggiamento. Ha già sconvolto l'Europa: non dovrebbe cercare di destabilizzare l'Asia e il mondo intero".

 

 

Quel documento "non è altro che vino vecchio in una bottiglia nuova", osserva il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian. Che, come riporta La Repubblica, attacca anche gli Stati Uniti: "La guerra ha avuto pesanti ripercussioni sull'Europa dal punto di vista politico, economico e sociale, mentre gli Stati Uniti ne traggono vantaggio, con i commercianti di armi che stappano champagne e le industrie americane del grano e dell'energia che realizzano profitti esorbitanti. Gli Usa, che hanno dato il via alla crisi ucraina e ne sono il principale fattore di propagazione, devono riflettere e smettere di infangare la Cina".

 

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Insomma, secondo il governo di Xi Jinping, il vertice Nato di Madrid dimostra la "mentalità da Guerra Fredda" e la logica dell'espansione delle alleanze militari e dei blocchi che il presidente cinese ha già condannato al summit dei Brics allineandosi con l'alleato russo Vladimir Putin. La verità è che la Cina è irritata dalla partecipazione storica dei suoi vicini: Giappone e Corea del Sud, oltre ad Australia e Nuova Zelanda. Xi Jinping teme di essere stritolato dall' "abbraccio" della Nato.