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Lavrov-Blinken, incontro segreto al G20: volano parole grosse

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Gelo al G20 tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e i suoi omologhi occidentali. La riunione convocata a Bali per preparare il vertice di novembre tra i capi di stato e di governo non ha dato i risultati sperati. Anzi. Si sono registrate parecchie tensioni, soprattutto quando Lavrov ha detto di essere pronto a negoziare il passaggio del grano ucraino, prima di abbandonare la riunione. Senza contare il fatto che i ministri occidentali si sono rifiutati di farsi fotografare con lui.

 

 

 

Parole di fuoco sarebbero arrivate dal rivale americano Antony Blinken, il quale ha sottolineato come quel grano non sia dei russi. Questi quindi non avrebbero proprio dovuto né bloccarlo né rubarlo. Stando a un retroscena di Repubblica, inoltre, pare che ci sia stato uno scambio piuttosto acceso tra Lavrov e Blinken. Quest'ultimo in particolare avrebbe detto: "L’Ucraina non è il tuo Paese. Il suo grano non è tuo. Perché blocchi i porti?".

 

 

 

Che l'incontro non sia andato bene lo confermano pure alcune fonti Onu, secondo cui si continuerà a mediare anche se al momento nelle parole di Lavrov non si vede una svolta significativa. Particolarmente forti anche le dichiarazioni del rappresentante ucraino Kuleba, che nel corso della riunione ha accusato i russi di "giocare ai giochi della fame con il mondo, mantenendo il blocco dei porti ucraini con una mano, e scaricandone la colpa su di noi con l’altra". L’inviato di Putin, invece, ha accusato gli occidentali di "russofobia" e ha rimproverato agli americani di aver tagliato i fili del dialogo diplomatico. 

 

 

 

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