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Daria Dugina morta in un attentato, "chi ha piazzato la bomba". Conseguenze drammatiche

domenica 21 agosto 2022

2' di lettura

"E' ovvio che quello contro Daria Dugina è stato un atto di terrorismo. Come è ovvio che da oggi non ci sono più luoghi sicuri in Russia. L'unico modo per proteggere il Paese è distruggere il nostro nemico naturale seduto a Kiev, Dnepropetrovsk, Kharkov, Nikolaev, Odessa e in altre città russe". Sono le parole di Akim Apachev, amico e tra gli ultimi ad aver parlato ieri sera con la giornalista Daria Dugina, figlia di Aleksandr Dugin, ideologo definito "Il Rasputin" di Vladimir Putin. La 30enne analista politica è rimasta uccisa alle porte di Mosca in seguito all'auto che guidava, al ritorno da una conferenza insieme al padre. La vettura apparteneva proprio a Dugin, e l'uomo ha deciso di viaggiare su un altro mezzo all'ultimo momento, lasciandola alla figlia.

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Dugin è un filosofo ultranazionalista, promotore dell'eurasismo che secondo alcuni ha ispirato anche le politiche del presidente Putin. "La sera del 20 agosto ho incontrato Daria e suo padre Aleksandr al festival 'Tradizione'", racconta Apachev, "abbiamo subito iniziato a discutere dell'idea russa, dell'impero e della guerra culturale. Daria era sempre acuta e profonda nel suo atteggiamento". 

Le autorità russe hanno aperto un procedimento penale "per omicidio", come riferiscono le agenzie russe citando il Comitato investigativo, che ipotizza la presenza di "un ordigno esplosivo" piazzato sull'automobile, una Toyota Land Cruise. "Un ordigno sarebbe esploso, dopo di che il Suv ha preso fuoco", si legge nel rapporto degli inquirenti, riportato da Ria Novosti. "La persona al volante è morta sul colpo". Per l'accaduto, il capo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha puntato il dito contro i "terroristi ucraini". 

 Daria "è stata uccisa in modo vile nel tentativo di far soffrire e intimidire il più possibile noi russi patrioti", scrive l'emittente ortodossa e ultranazionalista Tsargrad Tv, nel messaggio di condoglianze per la morte della giovane figlia di Dugin, tra i volti celebri del canale appartenente all'oligarca Konstantin Malofeev. "In realtà il nemico ha mostrato ancora una volta la sua essenza marcia e fetida. Compiendo un atto infernale, molto presto finirà lui stesso all'inferno e la brillante Daria, senza dubbio, sarà accolta in Cielo. Nonostante la sua giovane età, era una vera guerriera russa. Memoria eterna!". 

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