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Sallusti a Putin e Zakharova: Occidente, una prostituta che non potete permettervi

Alessandro Sallusti
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Marija Vladimirovna Zacharova, portavoce del ministro della Difesa russo Lavrov, ieri è apparsa sulle tv di Mosca per commentare la visita lampo di Zelensky a Washington dove è stato accolto con gli onori che si concedono agli eroi: «Zelensky - ha detto - è il figlio di putt... di Europa e America». Se l'analisi logica ha un senso al Cremlino ritengono che noi occidentali siamo tutti delle putt..., cioè gente disposta a vendersi al miglior offerente. Troppo onore, nessuno al mondo può vantare l'esclusiva né il primato nell'esercizio della professione più vecchia del mondo. 

Lo stesso Nikita Krusciov - padre nobile dell'Unione Sovietica - una volta ebbe a dire, ovviamente mentendo: «In Russia non esistono prostitute professioniste, ci sono dilettanti di talento». Non sappiamo se la signora Zacharova appartenga a questa categoria, affari suoi. Il problema non è certo questo. E non è neppure il tasso di permalosità e di moralità dell'Occidente, la sua predisposizione a prostituirsi. La questione è che Putin non può permettersi di comprarci, le nostre libertà sono troppo costose, e non mi riferisco solo ai rubli, anche per un miliardario arrogante come lui. Certo, come insegna lo scandalo Qatar non è che in Europa nessuno sia indifferente alle tentazioni, ma parliamo di persone che lavorano in proprio, di squallidi arricchimenti personali. 

 

Probabilmente Putin ha sbagliato il calcolo, cioè pensare che non un funzionario disonesto o un partitino in cerca di soldi bensì l'intera Europa fosse disponibile a lasciargli mano libera su un Paese sovrano in cambio di un po' di gas in più a minor prezzo o cose simili. Troppo poco, compagno Vladimir, non ci siamo proprio, saremo anche prostitute ma non da strada e Zelensky accolto in quel modo prima alla Casa Bianca e poi al Congresso americano è lì a dimostrarlo. Su una cosa la signora Zacharova ha ragione: Zelensky è figlio nostro, nel senso che ha i nostri stessi difetti e forse anche qualcuno in più, ma al dunque per quanto disastrato e corrotto sia stato il suo Paese sa bene che tutto ha un prezzo e quello che offre Putin non può essere neppure preso in considerazione. Se cedesse, come recita un aforisma sul tema, «il piacere sarebbe momentaneo, il costo eccessivo, la posizione ridicola».

 

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