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Ucraina, vendetta russa: uccisi 600 soldati. Kiev: "Sciocchezze"

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La Russia ha rivendicato l’uccisione di 600 soldati ucraini in una rappresaglia per l’attacco sferrato dalle forze di Kiev a Capodanno a Makiivka. Secondo il ministero della Difesa russo, nell’attacco missilistico sono stati presi di mira obiettivi dell’esercito ucraino nella città di Kramatorsk. "Nelle ultime 24 ore, le risorse di ricognizione russe hanno scoperto e confermato in modo affidabile attraverso diversi canali indipendenti il dispiegamento temporaneo del personale delle forze armate ucraine nella città di Kramatorsk", si legge in una nota postata su Telegram. "C’erano oltre 700 militari ucraini nel dormitorio 28 e oltre 600 militari ucraini nel dormitorio 47 - prosegue la nota - Come risultato di un massiccio attacco missilistico oltre 600 militari ucraini sono stati uccisi".

Ma Kiev smentisce la strage di soldati ucraini annunciata dai russi. "È una sciocchezza", ha detto Serhii Cherevatyi, portavoce del comando Est delle forze armate ucraine alla Cnn. "Sono stati danneggiati due istituti scolastici, otto condomini e garage. Ma non sono segnalate vittime". Alcuni giornalisti della Reuters hanno poi visitato la zona e i due edifici colpiti - due dormitori che, secondo il ministero della Difesa russo, ospitavano temporaneamente i militari ucraini vicino al fronte di guerra- e nessuna delle due strutture appariva seriamente danneggiata o riportare tracce di sangue, persone ferite o morti.

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