Cerca
Logo
Cerca
+

Ucraina, Gerasimov capo delle forze russe: l'ultima mossa di Putin

  • a
  • a
  • a

Nel risiko dell'invasione dell'Ucraina, Vladimir Putin fa una nuova mossa: dimensionamento di Sergei Surovikin e riposizionamento di Valery Gerasimov che prende il suo posto come nuovo comandante dell’operazione speciale russa. Il generale dell’esercito, capo dello Stato maggiore delle forze armate della Federazione russa, come riporta Ria Novosti , potrà contare come vice su Surovikin, ma anche sul comandante delle forze di terra, Oleg Salyukov, e sul vice capo di stato maggiore Alexei Kim. L’aumento del livello di comando è associato, si precisa nel dispaccio dell'agenzia, all’espansione della portata degli obiettivi. E all’organizzazione di una più stretta integrazione fra i diversi rami delle truppe, per migliorare tutti i tipi di supporto e l’efficacia del comando e del controllo dei raggruppamenti di forze. 

"Il cambio ha un significato molto chiaro: la totale sfiducia di Putin nelle qualità militari della catena gerarchica", ha commentato il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica e della Difesa. "Quando ho letto la notizia dell’arrivo del generale Valery Gerasimov a capo della guerra in Ucraina pensavo si trattasse di un parente, non pensavo fosse possibile un gesto di tale portata", ha detto all'Adnkronos.  "Quello che si sta verificando sul terreno", puntualizza il generale Camporini, "con la Wagner che cerca di ottenere una vittoria sul campo, è il segnale di una lotta interna per il potere, con il capo della milizia, Evgheny Prigozhin, che vuole affermarsi come colui che riesce a vincere sul terreno, in contrasto con le strutture dello Stato russo".  La reazione di Putin, secondo Camporini, "è stata quella di dare il bastone del comando al numero uno della difesa, ma non so che efficacia possa avere questo gesto: quando io ero a capo della Difesa non mi sarei mai sognato di esautorare il comandante del Coi per assumere il comando diretto delle operazioni, a ognuno il suo mestiere". In ogni caso, il generale non vede alcuna svolta dietro questo avvicendamento: "La svolta si ha se cambiamo le condizioni sul terreno e le condizioni non stanno cambiando, la qualità delle truppe russe è quella che è, la disponibilità della logistica è quella che è e queste cose non sono destinate a cambiare in modo significativo" nel breve termine.

 

 

Dai blog