Mentre continuano le operazioni sul campo di battaglia ucraino e sale la tensione tra Stati Uniti e Russia a forza di “incidenti”, oltre dieci jet militari russi della flotta del Mar Baltico hanno condotto un’esercitazione nel cielo sopra Kaliningrad. L’obiettivo della simulazione era chiaro: intercettare e distruggere obiettivi nemici convenzionali. A renderlo noto è stato il servizio stampa della flotta, citato dall’agenzia Tass.
Ma dicevamo dell’alta tensione sulla linea Washington-Mosca. Nelle ultime ore si sono verificate diverse situazioni “scomode”, come l’incidente che ha coinvolto un drone americano e un aereo russo sul Mar Nero, a cui va aggiunto il velivolo russo intercettato dai caccia britannici e tedeschi nello spazio aereo dell’Estonia. In merito al drone americano, da Mosca hanno subito parlato di “provocazione” e chiesto che gli Stati Uniti pongano fine alle operazioni “ostili” vicino al confine della Russia. Dal loro canto gli americani hanno risposto affermando che un caccia russo ha speronato l’elica di un drone che stava operando nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero.
Il comando statunitense ha affermato che questo incidente “non è solo pericoloso e poco professionale, ma mostra anche una mancanza di competenza”, mentre le azioni aggressive dell'equipaggio russo potrebbero “portare a errori di calcolo e ad una escalation involontaria”. John Kirby, rappresentante della Casa Bianca, ha osservato che Washington sta adottando misure per evitare che il drone cada nelle mani sbagliate.