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Prigozhin insulta l'uomo di Putin: "Una mer***, peggio degli ucraini"

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Colpisce durissimo, Yevgeny Prigozhin. E il suo obiettivo ancora una volta sono i vertici militari russi. "Ho letto un articolo di un esperto militare australiano, un generale, su Gerasimov. L'articolo si intitola 'più pericoloso del nemico' - scrive su Telegram l'ex cuoco personale di Vladimir Putin, fondatore del Gruppo Wagner, compagine paramilitare oggi impegnata in prima linea a Bakhmut -. Sicuramente, dopo questo articolo, gli ucraini controlleranno attentamente i movimenti del 'grande comandante' per non essere colpiti inavvertitamente. Una tale mer***a di comando militare è molto importante per la vittoria del nemico...".

 

 



Pochi giorni fa, Prigozhin aveva definito Gerasimov, capo di Stato maggiore russo, e Sergey Shoigu (ministro della Difesa) "putt***e che vivono in ufficio" contrapponendoli ai suoi uomini mandati al macello in Ucraina, senza organizzazione e ormai senza munizioni. Il capo di Wagner invita quindi a lasciare andare Gerasimov "con Cappuccetto Rosso su vostro invito a Bakhmut", aggiungendo che "non corrono alcun pericolo a meno che il loro stesso popolo non li picchi. Gli ucraini baciano il c***o a questi leader e li proteggono, sono la chiave del loro successo".

 

 

 

Nel frattempo, l'Ucraina afferma di avere riconquistato terreno a Bakhmut, ottenendo un raro progresso dopo mesi di successi russi nella città orientale. Le autorità di Kiev in particolare hanno spiegato che le sue forze sono avanzate di 2 chilometri in una settimana. Da parte sua il ministero della Difesa russo ha affermato che le truppe russe in un'area di Bakhmut hanno cambiato posizione per ragioni strategiche. Il ministero ha affermato che le unità del gruppo meridionale delle forze russe hanno assunto una posizione difensiva migliore nell'area di Maloilinivka, cosa che ha tenuto conto "delle condizioni favorevoli del bacino di Berkhivka".

 

 



Secondo Pietro Batacchi, direttore di Rid - Rivista italiana difesa, è però presto per parlare di una grande controffensiva ucraina. "Fino a una decina di giorni fa le nuove brigate non avevano ancora completato l'equipaggiamento né l'addestramento necessario", spiega all'agenzia Adnkronos. "Da considerare che alcune di queste brigate, almeno tre, sono state impiegate a Bakhmut e in altre città e poi fino a pochi giorni fa c'era ancora il fango come ostacolo. Se le condizioni lo permetteranno, di un'offensiva se ne parlerà a fine maggio o nei primi giorni di giugno". "Al momento le forze ucraine sfruttano la faida tra Prigozhin e il ministero della difesa russo".

 

 

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