Cerca
Cerca
+

Hamas, attacco in mongolfiera? Errore col gas: come si ammazzano da soli

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Guido Olimpio sul Corriere della Sera ha ripercorso la lunga storia di Hamas e dei particolari attacchi via cielo, fino ad arrivare a quello più recente, che è stato anche uno dei sanguinosi. All’alba di sabato 7 ottobre i terroristi palestinesi si sono resi protagonisti di un’incursione con i deltaplani e hanno massacrato senza pietà i ragazzi presenti a un rave party. Olimpio ha ricordato la prima missione dal cielo di Hamas, definendola “avventurosa”. Era l’estate del 1980 e tre guerriglieri salirono su una mongolfiera per entrare a Israele dal sud del Libano, sperando di trarre vantaggio dal buio della notte. 

La loro strategia si rivelò però fatale: avevano dipinto il pallone con della vernice scura, commettendo un grave errore, dato che la fiamma del gas incendiò la pittura ancora fresca. Finì con la mongolfiera che precipitò in una zona controllata dalla milizia filoisraeliana. Tra corsi e ricorsi storici, resta il fatto che l’esercito israeliano si sta preparando ad affrontare una nuova fase del conflitto, quella più delicata in cui arriverà la vera risposta agli attentati terroristici di Hamas. L’Idf ha fatto sapere che sta procedendo l’addestramento in vista dell’offensiva via terra nella Striscia di Gaza, come previsto dai piani di espansione dei combattimenti che sono stati approvati nei giorni scorsi. 

 

 

Le forze di difesa israeliane hanno dispiegato migliaia di truppe al confine con Gaza, segno che l’incursione via terra potrebbe iniziare molto presto. Nel frattempo un funzionario della sicurezza israeliana ha rilasciato alcune dichiarazioni al Times of Israel: “Ad ora posso dirvi che non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza. È difficile spostare in pochi giorni le persone verso il sud della Striscia di Gaza, ma la popolazione se la cava. Non c'è carenza di acqua a Gaza. C’è cibo a sufficienza per le prossime settimane, oltre alle forniture di medicinali che, per quanto sappiamo, non mancano negli ospedali”. 

 

Dai blog