La strategia

Vladimir Putin, la mossa drastica in Ucraina: le indiscrezioni su un attacco brutale

Approfittando del momento di grande difficoltà dell'artiglieria ucraina, la Russia potrebbe dare il via a una massiccia offensiva e riportare il conflitto nella zona di Kharkiv. "I segnali sui movimenti minacciosi delle truppe di Mosca sono stati evidenziati da alcuni analisti, tra cui un rapporto dell’Institute for the Study of War, e confermati solo in parte da autorità locali ucraine, mentre i vertici nazionali negano il pericolo", scrive la Repubblica in un retroscena.

E molti elementi vanno in questa direzione. Intanto Kiev "ha trasferito in quell’area i veterani della 43esima brigata. Sono gli unici dotati dei cannoni da 203 millimetri, i più potenti di tutti, e hanno appena ricevuto scorte di munizioni dalla Grecia. Ieri lì sono apparsi i tank Abrams donati dagli americani, finora rimasti di riserva, e ci sono notizie di scontri intensi nel villaggio di Synkivka, definito dai bollettini russi 'la porta di Kupyansk'", si legge ancora.

 

 

Inoltre questa stagione le condizioni del suolo ghiacciato permettono l'utilizzo di mezzi corazzati "anche se sembra difficile che il Cremlino voglia azzardare un nuovo assalto in massa di tank: quello scagliato di sorpresa a ottobre contro Avdiivka è costato perdite enormi di uomini e carri. Più probabile che i russi puntino sulla penuria di proiettili delle batterie ucraine, scatenando un tiro di sbarramento devastante prima di fare avanzare nella neve fanti e blindati".

Questa offensiva ha un "obiettivo militare diretto: riconquistare Kupyansk, occupata subito dalla prima ondata corazzata nel febbraio 2022 e poi liberata sette mesi dopo dalla riscossa ucraina". Ma perché Kupyansk? La città è ritenuta strategica perché "fa da cerniera tra il Donbass e la regione di Kharkiv. Se la manovra avesse successo, arrivando fino a Borova, i difensori sarebbero obbligati a ritirarsi a occidente del fiume Oskil". E questo per i piani di Mosca è fondamentale perché costringerebbe Zelensky a mettersi al tavolo per un cessate il fuoco. 

 

 

A quel punto, infatti a Putin "resterebbero il territorio a oriente del fiume Dnipro e piccole zone del Donbass: giungere all’Oskil offrirebbe una barriera per aumentare la sicurezza di Belgorod, la città russa più vicina al confine, contro eventuali incursioni. Tutto questo nell’ipotesi di uno 'scenario coreano' con uno sbarramento che divida i due Paesi, formalmente ancora belligeranti".

Ma attenzione perché l’offensiva contro Kupyansk avrebbe anche "un effetto psicologico, riportando la battaglia in direzione di Kharkiv" che fu bombardata all’inizio dell'invasione. Insomma, dopo i lanci di missili e droni dei giorni scorsi, sarebbe un’altra mossa per cercare di convincere gli ucraini a trattare.