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Iran, la minaccia: "Pronti a rivedere la dottrina nucelare"

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La tensione tra Israele e Iran continua a salire. Dopo l'attacco di Teheran di sabato sera, il governo israeliano, dopo un lungo gabinetto di guerra, ha deciso di rispondere e sta cercando di individuare alcuni obiettivi iraniani anche al di fuori dei confini del paese persiano. Una situazione in continua evoluzione con minacce incrociate che scandiscono questi giorni dopo la mossa di Teheran. Come è noto gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di non rispondere in modo cruento e diretto all'Iran, ma il governo Netanyahu non vuole arretrare  e di fatto ha già annunciato che la risposta arriverà senza preavviso: "L'Iran deve attendere nervosamente il nostro attacco".

E mentre a Tel Aviv si serrano i ranghi cercando di colpire anche Hezbollah in Libano, ecco che l'Iran alza la posta in gioco mettendo sul tavolo il tema del nucleare. "Se Israele attacca i nostri siti nucleari, certamente risponderemo. I siti nucleari israeliani sono stati identificati", ha detto Haghtalab, un comandante dei Pasdaran. Haghtalab. Insomma Teheran non usa giri di parole e lascia intendere che potrebbe colpire i siti nucleari d'Israele.

"La posizione dei centri nucleari del nemico sionista è stata definita e abbiamo a nostra disposizione le informazioni necessarie su tutti gli obiettivi. In risposta a qualsiasi ipotetica azione che potrebbero intraprendere, saremo pronti a lanciare potenti missili per distruggere questi obiettivi", afferma sempre il generale Haqtalab. Ma il generale iraniano ha anche detto che se necessario l’Iran potrebbe rivedere la sua dottrina nucleare. Parole che di fatto possono ingigantire la crisi mettendo al centro dello scontro proprio la macchina bella (pure quella segreta) che Teheran sta preparando. E di fatto in questo quadro la minaccia di una revisione del piano nucleare potrebbe cambiare tutti gli scenari. 

 

 

"Una revisione della nostra dottrina e politica nucleare, nonché delle considerazioni precedentemente comunicate, è del tutto possibile", ha detto Ahmad Haghtalab, il comandante responsabile della sicurezza nucleare, secondo l'agenzia di stampa semiufficiale Tasnim. Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha l'ultima parola sul programma nucleare, che l’Occidente sospetta abbia scopi militari. Khamenei ha affermato in numerose occasioni che Teheran non ha mai perseguito la costruzione o l’uso di armi nucleari, cosa che la sua religione vieta. Ma qualche dubbio resta lecito...

 

 

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