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Israele, tank ammassati al valico di Rafah: tutto pronto per l'attacco finale

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Il gabinetto di guerra israeliano si è riunito, a porte chiuse, per discutere i passi da seguire prima della prevista invasione terrestre di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza; e intanto l’esercito ha mobilitato decine di carri armati nella zona al confine con l’enclave palestinese. L’esercito israeliano ha concentrato una trentina di carri armati e veicoli blindati lungo il confine con il Sud di Gaza, alcuni trasportati oggi da camion; uno schieramento che sono forse i preparativi per la presa di Rafah. Il premier Benjamin Netanyahu ha approvato i piani per l’operazione di terra, ha riferito l’emittente nazionale, la Israel Broadcasting Corporation, ma finora non ha dato all’esercito il via libera per muoversi. Secondo il media israeliano Wala, nella riunione di gabinetto si è discusso anche della questione dei 133 ostaggi rimasti nella Striscia e dell’evoluzione dei colloqui per un cessate il fuoco nell’enclave dopo oltre 200 giorni di offensiva.

Le autorità israeliane sostengono che in quella cittadina nel Sud dell’enclave, al confine con l’Egitto e dove si sono rifugiati 1,4 milioni di abitanti di Gaza, vi sono ancora quattro battaglioni di Hamas. Netanyahu ha ribadito fin dall’inizio della devastante guerra che l’invasione di Rafah è necessaria non solo per eliminare Hamas, ma per garantire che Gaza smetta di costituire una "minaccia" per Israele. 
 

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