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Francia, il libro dei sogni della sinistra costerebbe 25 miliardi all'anno

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«Un delirio totale», lo aveva definito il ministro dell’Economia Bruno Le Maire. Un concentrato di misure «pericolose», che causerebbe un’ondata di fallimenti, fughe di capitali e renderebbe la Francia un Venezuela senza il sole, secondo Patrick Martin, il presidente del Medef, la Confindustria francese. Domenica sera, subito dopo l’esito del secondo turno delle elezioni legislative francesi che hanno consegnato al Nuovo fronte popolare (Nfp), l’ammucchiata delle sinistre, il maggior numero di deputati nella futura Assemblea nazionale (176), il leader della gauche radicale, Jean-Luc Mélenchon, ha affermato che il programma di Nfp presentato durante la campagna elettorale «non è negoziabile». «Il Nuovo fronte popolare applicherà il suo programma, nient’altro che il suo programma, ma tutto il suo programma», ha avvertito Mélenchon con i soli toni da líder máximo più consoni in certi regimi autoritari sudamericani che in un Paese di grande tradizione democratica come la Francia. (...)

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