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Kamala Harris, il vice è peggio di lei: Trump gode

Carlo Nicolato
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«Tutti ma non Josh Shapiro». E così la scelta di Kamala Harris per il ticket presidenziale è caduta sul Governatore del Minnesota Tim Walz, uno che secondo un recente sondaggio la gran parte degli americani manco sanno chi sia. Eppure si tratta di un veterano della politica, eletto cinque volte al Congresso e due come governatore del suo Stato. E se l’ebreo Shapiro è stato scartato per essersi schierato apertamente con Israele, tanto che sono stati i musulmani americani a esprimersi con la frase citata all’inizio dell’articolo, Walz sul punto ha una posizione più opportunista, con Israele sì ma non troppo, contro Hamas certo ma simpatizzante delle proteste anti-israeliane nelle università, amato dagli ebrei americani ma solo quelli di sinistra e con un occhio di riguardo anche per gli islamici che nel Minnesota lo hanno votato in massa.

Insomma il copia incolla delle posizioni della Harris con la quale condivide molte altre idee, oltre all’età (anche se sembra decisamente più vecchio), tanto che qualcuno ha fatto notare come durante i suoi anni da governatore abbia voluto fare dello Stato dei laghi una piccola quanto improbabile California. «E' l’onore di una vita unirsi a @kamalaharris in questa campagna», ha commentato quasi incredulo lo stesso Walz su X. «Il vicepresidente Harris ci sta mostrando la politica di ciò che è possibile. Mi ricorda un po’ il primo giorno di scuola» ha infine puntualizzato riferendosi a un’esperienza che lui ha vissuto anche dall’altra parte della cattedra, cioè da insegnante.

 

 

 

Sebbene i commentatori di vari giornali schierati americani considerino che il governatore sia stato scelto anche e soprattutto per fare breccia nell’elettorato tradizionalmente vicino a Trump, quello bianco e rurale, sul quale avrebbe un comprovato appeal, Valz viene già considerato il potenziale vicepresidente più progressista di sempre. Un’anomalia dal momento che di solito tale figura viene affidata a un moderato, e nel caso di un ticket con Kamala, che dai moderati viene a sua volta vista come un’estremista, tale caratteristica avrebbe avuto ancora più valore. Qualcuno dice che ciò permetterà alla Harris di spostarsi un po’ più al centro, lasciando al vice l’ala sinistra, una mossa che la paladina della sinistra Dem Alexandra Ocasio-Cortex ha definito una «decisione eccellente».

Tra le medaglie progressiste che Walz si è meritato sul campo va annoverato il sostegno ai pasti scolastici gratuiti e ai congedi retribuiti per i lavoratori, nonché al cosiddetto disegno di legge “Taylor Swift”, quello nato dalla frustrazione che un deputato ha provato per non essere stato in grado di acquistare i biglietti di un concerto della cantante del 2023 e che vieta ai rivenditori di vendere più di una copia di un biglietto per eventi dal vivo tenuti in Minnesota. Tutto vero, compreso il fatto che Walz viene ora annoverato come uno dei primi sostenitori dei diritti LGBT, essendo il consulente di facoltà per la prima alleanza gay-etero della sua scuola nel 1999, molto prima che i democratici sostenevano apertamente i diritti dei gay. L’appoggio alla comunità lo ha confermato anche da governatore con una serie di leggi tra le quali quella che garantisce la copertura sanitaria per i cambiamenti di genere.

Sempre da governatore Walz ha avuto un occhio di riguardo per le rivolte di Black Lives Matter che si sono verificate a Minneapolis permettendo distruzioni e saccheggi (compreso quello di un commissariato di polizia), associandosi apertamente e dichiaratamente in questo alle posizione della Harris. «i$ stato un disastro per il Minnesota ed è di gran lunga il governatore più fazioso che io ricordi di aver avuto», ha detto il leader locale del GOP David Hann. «Non ha fatto nulla per cercare di fermare le rivolte in corso a Minneapolis. Penso che avesse paura di alienarsi la sua base “progressista”».

 

 

 

I repubblicani, che peraltro Walz ha definito solo un mese fa “weird”, cioè “inquietanti”, hanno già fatto notare come le sue idee politiche vadano al di là, rasentino quasi il socialismo che Walz una volta ha grossolanamente definito come una specie di “vicinato”. I repubblicani peraltro non mancheranno di rimarcare anche i vari scandali che si sono verificati sotto la sua amministrazione e dei quali egli stesso si è reso responsabile.

 

 

 

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