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Unifil, carri armati israeliani irrompono nella base: "Irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali"

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Dopo gli attacchi all'Unifil, alcuni carri armati hanno fatto irruzione nelle basi della missione Onu in Libano. "Per la quarta volta in quattro giorni, ricordiamo all'esercito israeliano e a tutti gli attori l'obbligo di garantire la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e l'inviolabilità delle sue postazioni", ha dichiarato Unifil in una nota, ricostruendo che "intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell'esercito israeliano hanno distrutto il cancello principale e si sono introdotti con la forza nella postazione", rimanendovi per 'circa 45 minuti'. Due ore dopo, fa sapere ancora UNIFIL, "sono stati sparati colpi di arma da fuoco che hanno provocato fumo" e hanno provocato "irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali in 15 peacekeeper che stanno ricevendo cure". Il tutto è accaduto "nonostante indossassero maschere protettive". 

A stretto giro da Israele hanno fatto sapere che "c'è un'inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. Ogni incidente nel quale l'esercito ha forse sparato contro basi di UNIFIL è un errore, non stiamo puntando contro UNIFIL. L'Italia è un amico molto importante di Israele, è una amicizia sincera e anche una alleanza importante. Quando operiamo in Libano il nostro obiettivo è esclusivamente Hezbollah, non il Libano come Paese e neanche i cittadini libanesi". Così il portavoce dell'Idf Daniel Hagari al Tg1. "Stiamo indagando sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, incluso quello dove erano coinvolti gli italiani - ha aggiunto - Stiamo indagando in modo molto serio per evitare che una cosa del genere si ripeta. Stiamo attaccando solo Hezbollah che in certi casi si nasconde vicino o dietro le basi dell'Onu".

Intanto da Netanyahu è arrivato un ultimatum. Il primo ministro di Israele ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres il ritiro immediato delle forze UNIFIL "dalla zona a rischio". Questo mese Guterres è stato etichettato dal governo di Tel Aviv come "persona non grata", dunque non gradita e oggetto di sanzioni. La richiesta è contenuta in un messaggio video diffuso dall'ufficio del capo del governo di Tel Aviv. "Signor segretario generale, ritiri le forze UNIFIL dalla zona a rischio" ha detto Netanyahu. "Lo si dovrebbe fare ora, immediatamente". 

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