"Il sondaggio choc delle presidenziali”, lo ha definito Paris Match. Nonostante i guai giudiziari, un sondaggio Ifop per l’osservatorio Hexagone certifica che il Rassemblement national (Rn), il principale partito sovranista francese, è il favorito per salire all’Eliseo nel 2027, indipendentemente da chi lo rappresenterà. Sia Marine Le Pen, la leader storica del partito condannata a marzo a quattro anni di carcere e cinque di ineleggibilità con esecuzione immediata per appropriazione indebita di fondi pubblici europei, sia il suo delfino, attuale presidente di Rn e sostituto in caso di conferma della condanna, Jordan Bardella, sono dati vincenti al primo turno delle presidenziali e a un eventuale ballottaggio in quasi tutti gli scenari. Sia Le Pen che Bardella, secondo il sondaggio, sono accreditati tra il 32% e il 35% dei suffragi in vista del primo turno. Se fossero Laurent Wauquiez, Édouard Philippe e Jordan Bardella i tre cavalli della destra in corsa per l’Eliseo (nel caso in cui fosse confermata l’ineleggibilità con esecuzione immediata di Marine Le Pen), il giovane presidente di Rn raccoglierebbe il 35% dei voti, l’ex primo ministro il 24% e il candidato alla presidenza dei gollisti, Les Républicains, appena il 3%.
Un altro scenario ipotizzato dal sondaggio, con l’attuale ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, in corsa al posto di Wauquiez, e l’attuale presidente di Renaissance, Gabriel Attal, al posto di Philippe, mantiene Bardella al primo posto e in netto vantaggio col 33% dei voti, davanti ai suoi due rivali a pari merito al 14%. La sinistra che, con ogni probabilità, si presenterà disunita alle prossime presidenziali, otterrebbe il miglior risultato con Raphaël Glucksmann (15%), leader in ascesa dei socialisti, davanti a Jean-Luc Mélenchon (13%), presidente della France insoumise, il partito della gauche radicale. Al secondo turno, secondo il sondaggio Ifop, Rn avrebbe maggiori possibilità di vittoria con Bardella candidato. In caso di duello tra Édouard Philippe e Marine Le Pen, il sindaco di Le Havre vincerebbe infatti 52% a 48%.
Ma contro Jordan Bardella, l’ex primo ministro otterrebbe lo stesso punteggio dell’attuale leader Rn, 50% a 50%: sarebbe allora necessario un conteggio scrupoloso di ogni scheda elettorale per decretare il futuro presidente. In caso di secondo turno tra Attal e Bardella, il duello delle ultime elezioni europee stravinte da Rn, il candidato del blocco centrale sarebbe sconfitto con il 48% dei voti contro il 52% dell’esponente sovranista. Lo stesso scenario si presenterebbe con Retailleau: 47% contro 53%. In caso di qualificazione di Mélenchon al ballottaggio, per Bardella sarebbe un trionfo: 67% contro 33%.