Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, affossa l'ipotesi dei colloqui di pace in Vaticano. Intervenendo a un incontro dal titolo "Terre storiche della Russia meridionale, identità nazionale e autodeterminazione dei popoli", il capo della diplomazia di Mosca ha affermato che sarebbe "scomodo" e "poco elegante" per il Vaticano ospitare un incontro tra due Paesi ortodossi, Russia e Ucraina, che discuteranno di questioni su una piattaforma cattolica.
"Questo scenario è irrealistico", ha affermato senza tanti giri di parole il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Il ministro degli Esteri russo, ha invitato i paesi occidentali a "non sprecare le loro capacità mentali elaborando opzioni poco realistiche. Immaginate il Vaticano come sede di negoziati: è un po' poco elegante, direi, quando i Paesi ortodossi discutono di questioni relative all'eliminazione delle cause profonde su una piattaforma cattolica... Credo che per il Vaticano stesso non sarà molto comodo ricevere delegazioni da due Paesi ortodossi in queste condizioni", ha detto Lavrov sottolineando che una delle cause profonde del conflitto in Ucraina è proprio, a suo dire "la tendenza di Kiev a distruggere la Chiesa ortodossa ucraina".
Ma Kiev ha già pronta una alternativa. "La Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare anche futuri incontri volti a raggiungere una soluzione pacifica" nel conflitto in Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, dopo un colloquio con il consigliere per la sicurezza nazionale della Svizzera, Gabriel Lüchinger con cui - ha sottolineato - "si è discusso anche del futuro del dialogo per una pace giusta: continuiamo a lavorare".