A niente sono serviti i tentativi di giudici e sinistra di ostacolare il funzionamento dei centri in Albania. Il governo di Giorgia Meloni riesce infatti a essere un esempio. La riprova? Il Regno Unito. Stando a quanto rivelato dal quotidiano The Times, Keir Starmer chiederà al Kosovo di accogliere migranti arrivati via mare nell'ambito di un piano per creare una rete di "centri di rimpatrio" all'estero. Il Paese balcanico è infatti tra i nove selezionati dal governo britannico come potenziali destinazioni per trasferire richiedenti asilo dopo l'esaurimento di ogni possibilità di ricorso.
Nel frattempo, la presidente del Kosovo, Vjosa Osmani, ha dichiarato che il suo Paese è "aperto" a negoziati. Nella lista anche Serbia, Macedonia del Nord, Bosnia Erzegovina e alcuni Stati extraeuropei. Nessun colloquio formale sarebbe ancora iniziato, ma Londra punta a fare progressi prima del vertice sui Balcani occidentali previsto per il prossimo autunno. Secondo fonti governative riprese dal quotidiano, il Kosovo è un'opzione più che "plausibile" poiché attraversato da una delle principali rotte migratorie verso l'Ue. Il passaggio dei migranti da Paesi terzi permetterebbe al Regno Unito di sostenere che essi abbiano evitato di chiedere asilo in un Paese "sicuro".
D'altronde il primo ministro inglese nella gestione dell'immigrazione è stato chiaro. Già durante la sua visita a Roma aveva elogiato i "progressi significativi" fatti dal governo italiano nel ridurre gli arrivi via mare di persone migranti. Starmer aveva firmato insieme alla presidente del Consiglio una dichiarazione congiunta in cui i leader si impegnano a "promuovere insieme accordi con i paesi di origine e di transito" dei migranti. Detto fatto.