Alcuni utenti scherzano chiedendosi se Macron denuncerà Brigitte per lo “schiaffo” di Hanoi come ha fatto con Damien Tarel, il 28enne che nell’estate del 2021 diede uno vero e proprio schiaffo all’inquilino dell’Eliseo durante un mini bagno di folla e venne condannato per quel gesto a diciotto mesi di carcere.
Altri fanno notare la faccia esterrefatta di Macron subito dopo la “sberla” rimediata e che durante la discesa dall’aereo il presidente francese tende il braccio verso la consorte, che però rifiuta e preferisce aggrapparsi al corrimano della scaletta, a conferma di un leggero ma percettibile clima di tensione tra i due. Altri ancora si chiedono come sarebbe stata riportata la notizia se il capo dello Stato fosse stato di sesso femminile e a rendersi responsabile del ceffone fosse stato suo marito.
Di certo il video diffuso da Associated Press ha fatto scorrere molto inchiostro sui social e sulle pagine dei giornali internazionali. Tra gli internauti, c’è anche chi polemizza sul modo in cui la comunicazione dell’Eliseo ha gestito l’affaire. Prima sostenendo che si trattasse di un video fake generato dall’intelligenza artificiale, l’ennesimo “colpo dei russi”, poi fornendo un’altra versione quando è stato appurato che le immagini erano vere, parlando di un “battibecco” della coppia per scaricare la tensione.
Ieri anche Mosca ha reagito alla pubblicazione del video. «La cosa interessante non è questo, ma cosa si inventerà l’Eliseo questa volta per nascondere questo nuovo “Emmanuelgate”», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sul suo account Telegram. «Cosa sarà questa volta? La First Lady voleva rallegrare il marito accarezzandogli delicatamente la guancia, ma ha calcolato male la sua forza? Gli ha dato un fazzoletto, ma ha mancato il bersaglio? Il mio suggerimento: forse è stata la mano del Cremlino?», ha concluso Zakharova.
In Russia, le immagini sono state trasmesse più volte sui notiziari della televisione pubblica, mentre fonti vicine all’Eliseo hanno attribuito i commenti negativi circolati per ore sui social principalmente agli ambienti filo-russi. A metà maggio, un altro video diventato virale mostrava l’inquilino dell’Eliseo su un treno per Kiev assieme agli altri leader della “coalizione dei volenterosi” mentre nascondeva sotto al tavolo un fazzoletto bianco. Internauti e alti funzionari stranieri, tra cui proprio Zakharova, avevano affermato che si trattasse di un sacchetto di cocaina: accuse smentite categoricamente da Parigi e dai giornalisti presenti sulla scena. Ieri, Zakharova ha collegato il filmato di Hanoi al video sul treno di Kiev, ribadendo le accuse di uso di droga: «L’ultima volta, quando i media hanno assistito a una “serata nevosa” nel vagone del treno, gli addetti stampa di Macron non hanno avuto altra scelta che accusare i giornalisti di diffondere false informazioni».