Ambiente, guerra in Medio Oriente e ora anche il Gay Pride. Greta Thunberg è una ragazza per tutte le stagioni. Non si fa mancare nulla che non sia sponsorizzato dalla sinistra planetaria. Così ha deciso di viaggiare - non sappiamo con che mezzo green - fino a Budapest per protestare contro l'Ungheria di Viktor Orban. "Oggi mi sono unita a migliaia di persone a Budapest, in Ungheria, dove Viktor Orbán ha vietato la marcia del Pride. Il Pride riguarda la resistenza, l'amore e la celebrazione di ciò che siamo", ha affermato in un video sui social aggiungendo che il divieto "è un attacco fascista ai diritti umani, ma l'amore non può essere proibito".
Greta at LGBT Pride in Budapest attacks Viktor Orban. Why doesn't she go to her Muslim friends in Palestine to march for LGBT? pic.twitter.com/zGFynEVUZq
— RadioGenoa (@RadioGenoa) June 28, 2025
Intanto ha avuto inizio l corteo per il Gay Pride a Budapest. No al 'Genocidio in Palestina', un collegamento ideale con l'Ungheria (dove è in corso il Pride non autorizzato da Viktor Orban) e l'orgoglio arcobaleno avvolto tra centinaia di bandiere. Ha preso il via anche a Milano il Pride tra carri e striscioni colorati. Migliaia di persone che sfileranno per le vie di Milano fino all'Arco della pace. C'è attesa per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che si unirà al corteo, mentre la segretaria del Pd Elly Schlein è andata a Budapest. "È fondamentale essere tantissimi qui a Milano che è sempre stato avamposto contro le discriminazioni", ha detto il consigliere regionale del Pd Pierfrancesco Majorino.
"È poi chiaro - ha sottolineato - che c'è un grande collegamento con Budapest. E un segnale molto importante perché non deve mai vincere la cultura dell'odio. In Italia ci sono troppe persone che strizzano l'occhio a quel modello, ieri abbiamo sentito parole orrende da Vannacci, la destra piano piano comunque porta avanti un messaggio di negazione dei diritti e regione Lombardia ha negato ancora una volta il patrocinio". Su un carro c'è un cartello con l'immagine del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, avvolto in una fascia tricolore. "Dovrebbe rappresentare anche noi", dice all'Adnkronos una partecipante mentre sono in tanti a dire "noi siamo qui, il nostro cuore a Budapest". Un cartello esposto da uno dei carri: "Chi odia la libertà odia anche l'amore come Viktor Orban".