A Vigo, in Galizia, il ristoratore Samir Slim, di origine libanese e proprietario di tre ristoranti, ha compiuto un gesto controverso allontanando un gruppo di turisti israeliani dal suo locale con insulti. L'episodio, ripreso in un video e diffuso sui social, ha raggiunto migliaia di visualizzazioni in poche ore. Slim ha gridato frasi come "Andatevene via figli di putt***, uccidete i palestinesi e venite qui in vacanza. Palestina libera!", costringendo i turisti a lasciare i tavoli.
Secondo alcuni media spagnoli, a seguito di una denuncia presentata da un cittadino di Madrid, Slim è ora indagato per istigazione all'odio razziale. L'incidente ha suscitato un ampio dibattito online, con reazioni contrastanti: alcuni condannano il gesto come discriminatorio, mentre altri ne discutono il contesto politico, legato alle tensioni internazionali tra Israele e Palestina. La vicenda solleva interrogativi sull'accoglienza, la libertà di espressione e la gestione delle tensioni geopolitiche in contesti pubblici come i ristoranti.Un episodio simile si è verificato a Napoli nel maggio 2025, presso la trattoria "Taverna a Santa Chiara". Una turista israeliana, Geluah Moses, ha denunciato un presunto atto di antisemitismo dopo che la proprietaria, Nives Monda, si era espressa contro il conflitto a Gaza durante una conversazione post-pranzo. Il video dell'alterco, in cui la turista accusa Monda di odio antisemita, è diventato virale, generando una "shitstorm" di minacce online contro il locale. Il caso, non senza polemiche, è stato archiviato dal gip di Napoli a luglio 2025, con la motivazione che non vi furono minacce né violenze, e l'allontanamento dei clienti fu una scelta volontaria, non motivata da odio razziale o religioso.
⚡️Un libanés expulsa a ocho sionistas de su restaurante en Vigo (Galicia, España) pic.twitter.com/rgz2Xz2ERf
— El Ojo (@ElOjoEn) July 9, 2025