Definito il furto del secolo quello al museo del Louvre, avvenuto undici giorni fa, resterà il colpo che per anni farà discutere. Oggi cinque nuovi fermi, tra cui l’identificazione di uno dei principali sospetti grazie alle tracce del Dna rinvenute all’interno del museo, l’uomo avrebbe fatto parte del commando dei 4 che hanno commesso il furto.
Dalla prefettura di Parigi, arriva un’accusa diretta al Louvre poiché avrebbe violato le norme vigenti per quanto concerne il sistema di videosorveglianza attorno al palazzo. Questo quanto ha dichiarato Patrice Faure, neo prefetto della polizia di Parigi. Secondo Faure le telecamere di sorveglianza sono tecnicamente obsolete, insufficienti per numero ed efficacia ed utilizzate al di fuori del quadro normativo. Il quotidiano Le Figaro, ha poi sottolineato che le criticità sono emerse durante una tavola rotonda che si è svolta ieri su iniziativa della Commissione Cultura del Senato. I gioielli, del valore stimato di 88 milioni di euro, non sono stati ancora ritrovati ed in questi giorni la direzione del Louvre e la prefettura di Parigi, si accusano a vicenda per quanto riguarda le mancanze dell'impianto di videosorveglianza.
Una situazione, secondo i giornali francesi, che si riscontra a livello di carenze anche in altri 1.220 musei pubblici. Nella giornata di ieri la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau ha lanciato un nuovo appello: “C’è ancora tempo per restituire i gioielli invendibili rubati al Louvre” .