L'esercito ucraino ha attaccato obiettivi militari in Russia con i missili Atacms forniti dagli Stati Uniti. Lo hanno riferito i militari stessi parlando di una "novità significativa". In precedenza Kiev non aveva mai detto apertamente di utilizzare i sistemi missilistici balistici avanzati forniti dagli Usa su obiettivi all'interno della Russia, sebbene la restrizione fosse stata revocata dall'amministrazione Biden uscente un anno fa. "L'impiego di capacità di attacco a lungo raggio, compresi sistemi come l'Atacms, continuerà", ha fatto presente lo stato maggiore militare in una nota.
L'Ucraina ha ricevuto i sistemi nel 2023, ma inizialmente poteva utilizzarli solo nei propri territori, circa un quinto dei quali sono occupati da Mosca. L'ex presidente americano Joe Biden, allora capo della Casa Bianca, ha revocato queste restrizioni nel novembre 2024. Una mossa che all'inizio ha attirato le critiche del suo successore Donald Trump. L'Ucraina ora ha richiesto i missili Tomahawk di fabbricazione statunitense con una gittata di 2.500 km, spiegando che questi aiuteranno la Russia a sedersi al tavolo dei negoziati. In un primo momento Trump si è detto favorevole all'idea di venderli a Kiev. Poi però ha cambiato idea: nei giorni scorsi ha fatto sapere di "non aver preso in considerazione" questa circostanza.